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Sputi, "buuu", laser, vandalismi:alla Juve lo scudetto-violenza(e all'Inter quello del razzismo)

Bianconeri in cima alla classifica dei club puniti dalla Lega. I nerazzurri primeggiano per le discriminazioni. Pescara leader nel lancio dei fumogeni

Andrea Tempestini
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di Matteo Spaziante Mentre i moralisti scrivono pagine e pagine contro i cori razzisti, contro i tifosi violenti, contro i laser negli stadi, c'è qualcuno che in fondo se la sta ridendo. È la Lega di serie A, che grazie alle intemperanze degli ultras italiani, soltanto in questa stagione ha incassato la bellezza di 1,5 milioni di euro dalle multe comminate dal giudice sportivo.  Nella speciale classifica delle sanzioni, in testa c'è la Juventus Stadium. Strano, dirà qualcuno, che l'impianto da tutti elogiato in realtà sia quello in cui i tifosi si comportano peggio. Vandalismo, cori offensivi ma anche sputi verso gli arbitri, puniti con 50mila euro di multa dalla Lega. Il totale è 327mila euro, cifra che piazza i bianconeri saldamente in testa, centrando così il “doblete” campionato-multe. E da quando gli uomini di Conte giocano nel nuovo stadio, sono arrivati oltre 500mila euro di sanzioni.  Alle spalle della Juve c'è la Roma (247mila), che paga più di tutti l'uso di petardi e fumogeni all'interno dello stadio Olimpico (60mila euro). La maggior parte delle sanzioni però arrivano a causa dei cori di discriminazione (120mila). In questa categoria però nessuno batte l'Inter, terza nella classifica generale a quota 203mila, prima per quanto riguarda appunto la discriminazione: 130mila euro di multa il totale, a cui ne vanno aggiunti anche 55mila per il vandalismo. Appena giù dal podio il Napoli (122mila), l'unica squadra in questa stagione che paga per atti di violenza, anche se forse la pena è troppo eccessiva: addirittura 10mila euro.  Altre particolarità di questi classifica: il Pescara, ultima in campionato, è settima, soprattutto grazie all'exploit dei propri tifosi nel lancio di petardi e fumogeni (61mila). I tifosi più “educati”, oltre a quelli di Parma e Chievo (uniche due squadre senza nessuna multa in stagione), sono quelli di Cagliari (2mila euro per i petardi, altri 2mila per cori insultanti l'arbitro) e Siena (solo 3mila euro, sempre per cori contro il “fischietto”).  E tutti questi soldi dove andranno a finire? La maggior parte servirà a finanziare la Lega di A. Una parte, decisamente più piccola (soltanto 200mila euro circa) invece sarà destinata a un progetto di sostegno dello sport negli oratori («Il calcio è di chi lo ama»), un provvedimento preso lo scorso novembre dalla federazione calcistica della nostra massima serie.  Senza voler fare alcun moralismo, però, diciamo che certe cifre sono quasi ridicole: a una società di calcio 300mila euro, nonostante le difficoltà e la crisi economica, fanno praticamente un baffo. Alzare le multe non sarebbe per niente male.

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