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Mourinho: "Il futuro? Tutto può accadere, anche l'inimmaginabile". E l'Inter sogna

Il tecnico del Real Madrid: "Difficile dire la mia prossima destinazione, potrebbe anche essere ripetuta..."

Giulio Bucchi
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"Tutti sanno che ho uno spirito avventuriero. Per la mia famiglia non è facile. Vediamo cosa succede. Dopo Inghilterra, Portogallo, Italia e Spagna, potrebbe anche esserci una destinazione ripetuta. Ci sono cose che possono essere lì lì per accadere e che nessuno può immaginare". Così parlò Josè Mourinho e quel passaggio, "tutto pui accadere, anche l'impensabile", sembra fatto apposta per far sognare molti suoi tifosi "orfani": quelli di Porto e Chelsea, ma soprattutto, Inter. Il tecnico portoghese del Real Madrid, che ha lasciato Milano nel 2010 dopo l'incredibile triplete scudetto-Champions-Coppa Italia, in Spagna ha vinto meno di quanto sognato: uno scudetto appena, la scorsa stagione, e pochissimi acuti in Europa, con la delusione della semifinale di Champions persa nel 2012 contro il Bayern Monaco. E le solite, pesanti polemiche con il monto del calcio a 360°. L'ultima con la Fifa per la scelta e la consegna del premio come miglior allenatore al ct della Spagna Del Bosque. "La mia intenzione era soltanto una e cioè che la gente sapesse perché non sono andato alla cerimonia di consegna del premio. Mi è stato detto che le cose non erano chiare al voto ed ho verificato che non erano chiare. Probabilmente non avrei vinto comunque ma non era questo il problema, adesso le cose sono chiare. Adesso non mi possono criticare più per il fatto che non sono andato". Mourinho ha espresso ancora una volta apprezzamento per il suo ex giocatore all'Inter Goran Pandev: "Tra le tante, voglio ringraziare una persona in particolare che mi ha chiamato per avvisarmi di quello che stava succedendo. Ha avuto l'onore e la forza di affrontare questa questione pubblicamente, mentre altri mi hanno chiesto l'anonimato e non posso per questo criticarli".

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