Cerca
Cerca
+

Inter, con Sneijder è rottura: "Non posso firmare"

Wesley Sneijder

Negativo il vertice tra la società è l'asso olandese: "Non posso firmare un contratto sconveniente proprio quando non gioco"

Andrea Tempestini
  • a
  • a
  • a

Fumata nera, rottura totale tra Wesley Sneijder e l'Inter. La certifica il giocatore: "In questa situazione - cinguetta su Twitter - ho pochi motivi per firmare un nuovo contratto". La frase arriva dopo l'incontro avvenuto nella mattinata di lunedì con la dirigenza nerazzurra. Sneijder ribadisce di non voler accettare la proposta di spalmare il contratto con l'Inter, allungandolo dal 2015 al 2016. "Non posso firmare" - "Come posso firmare un contratto meno vantaggioso in un momento in cui nemmeno gioco - continua l'olandese -? Non ha proprio senso firmare un rinnovo in questo momento a queste condizioni. In questo momento la mia scelta è quella di non firmare con l'Inter". Poi l'olandese tira in ballo il dt, Marco Branca, che dieci giorni fa ha acceso la luce sul caso: "Ora la stessa persona mi ha detto che la decisione, a prescindere dalla situazione, dipende completamente dall'allenatore".  "Vorrei giocare" - Il fuoriclasse olandese ha siglato il suo contratto con l'Inter nel 2010, e oggi insiste sul legame con la squadra, "per cui ho sempre dato il massimo", e si dice pronto anche da subito, a fornire il proprio contributo alla squadra: "Più di ogni altra cosa voglio scendere in campo. Sono fisicamente e mentalmente pronto e vorrei giocare. Vedremo nei prossimi giorni".  L'incontro - Ma la volontà del giocatore di scendere in campo non basta. L'Inter non cede, e Sneijder è destinato a restare in tribuna a meno che accetti il contratto spalmato. La rottura (definitiva?) con la società è arrivata al termine dell'incontro che si è svolto nell'ufficio del ministro delle finanze nerazzurro, Rinaldo Ghelfi, un summit durato un paio d'ore al quale, oltre a Sneijder e Ghelfi, hanno preso parte anche Branca, Piero Ausilio e l'avvocato Angelo Cappellini; presenti, inoltre, l'agente di Wes, Soren Lerby, e il suo legare. Il primo a lasciare la stanza, visibilmente contrariato e scuro in volto, è stato proprio Sneijder, che ha rilasciato una breve dichiarazione: "Qui sono sempre stato bene. Nel pomeriggio saprete qualcosa da parte nostra".

Dai blog