Calcio: Conte, panchina mi manca ma da Agnelli fiducia incondizionata (3)
(Adnkronos) - Il tecnico della Juve non si sottrae anche a domande piu' divertenti che esulano dal calcio. "L'imitazione di Crozza? Mia moglie scherza com me ripetendomi 'agghiacciante'! Ci ridiamo sopra, i miei vocaboli diventano cult. Credo che Crozza lo faccia bene perche' mi invidia i capelli visto che lui e' pelato! :-)) Complimenti a lui perche' e' bravo". Sul miglior giocatore affrontato in carriera poi Conte non ha dubbi: "senza dubbio Maradona. Lo marcavo a uomo, era un giocatore straordinario. Messi e' pero' sulle sue orme senza dubbio". L'allenatore salentino ma bianconero nell'animo spiega cosa vuol dire guidare la Juve. "L'ostacolo piu' grande ad allenare una squadra come la Juve? La difficolta' e' quella di vincere. E confrontarsi con un malcostume che a volte ha poco a che fare con l'aspetto sportivo. La Juve o la si ama o la si odia. Da' fastidio sentire giornalisti che esultano per il gol del Chelsea, che non e' italiana. Cosa provo ad aver riportato la Juve in alto, allo scudetto dopo calciopoli? Provo grande gioia visti gli anni difficili passati dalla Juve. Non bisogna scordare che tutto e' avvenuto in soli 13 mesi. Non dobbiamo mai scordare che lo scudetto dell'anno scorso arriva dopo due settimi posti, raggiunto con la passione e l'umilta'". Conte ha parlato anche del suo rapporto con Del Piero. "Era un rapporto all'insegna della schiettezza e della sincerita'. Ci dicevamo sempre tutto. Ale lo ringraziero' per sempre. Lui e anche Buffon cosi' come Andrea Pirlo, la 'vecchia guardia' mi ha aiutato moltissimo da subito. Chi e' stato piu' influente per me? Nella carriera umana sicuramente mio padre e mia madre che mi hanno reso quello che sono ora, una persona onesta e dura. Nella carriera professionale sicuramente tutti i grandi allenatori. Poi gente come Zidane, Del Piero ma anche Montero. Li ringrazio tutti per aver contribuito alla mia crescita professionale".