Roma, 4 giu. (Adnkronos) - Compira' 100 anni giovedi' prossimo il papa' del Tenente Sheridan, lo sceneggiatore Giuseppe Aldo Rossi, nato a Roma il 6 giugno 1913, che fra televisione radio ha all'attivo oltre 150 programmi fra i quali spiccano appunto le serie tv dedicate al Tenente Sheridan dalla Rai fra il 1959 ed il 1967, firmate insieme a Mario Casacci e Alberto Ciambricco, interpretate da Ubaldo Lay: "Avemmo successo, era una epoca felice", dice oggi all'Adnkronos Rossi che si prepara a festeggiare con amici e parenti il suo centesimo compleanno. "Fu Ubaldo Lay a tenere coesa la nostra squadra di sceneggiatori, era stato lui a chiamarci; all'epoca non era particolarmente noto come attore, era la voce d'oro della radio, aveva un volto molto 'americano' e ci mise pochissimo a calarsi nell'impermeabile del Tenente Sheridan. Allora era tutto diverso, giravamo rigorosamente in studio, spesso si andava in diretta e di alcune puntate non esistono neache registrazioni", ricorda Rossi. Il Tenente Sheridan, che prosegui' la sua avventura televisiva fino all'inizio degli anni '70 ma senza piu' Rossi in squadra, fu il primo poliziesco televisivo italiano, avvio di grande successo per il genere che come ultima star ha il Commissario Montalbano creato da Andrea Camilleri: "I nostri erano gialli a enigma, con l'azione che proponeva il problema da risolvere, il colpevole da trovare, si interrompeva, lasciava spazio all'ipotesi di soluzione e poi riprendeva per offrire la soluzione. I libri di Montalbano, all'inizio erano dei romanzi con un levissimo mistero poliziesco. Il successo televisivo si deve soprattutto alla bravura dell'interprete, Zingaretti", afferma Rossi. (segue)