Roma, 6 mag. (Adnkronos) - Torna all'Accademia di Santa Cecilia il grande pianista Grigory Sokolov. Mercoledi' prossimo (Sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica - ore 20,30) per la Stagione di Musica da Camera Sokolov eseguira' un programma che propone una prima parte tutta dedicata a Franz Schubert con i 4 'Improvvisi' op. 90 D 899 (i nn. 1 e 2 sono del 1827 mentre il nn. 3 e 4 sono del 1857) e i 'Tre pezzi per pianoforte' D 946 (1828). In questi componimenti - insieme ai Moments musicaux (op. 94) - Schubert dimostra come il pianoforte possa esprimere con poche pennellate e in maniera sintetica una sensazione, uno stato d'animo o un pensiero fugace, sia di gioia che di tristezza. La seconda parte del concerto e' invece centrata sulla Sonata n. 29 op. 106 di Ludwig van Beethoven. Composta tra il 1818 e il 1819 e' una enorme composizione, densissima di contenuti e di altissima difficolta' concettuale; e' detta Hammerklavier, uno sforzo dell'autore di coniare termini tedeschi per sostituire quelli tradizionali italiani e francesi. Sokolov e' oggi considerato uno dei piu' grandi pianisti dei nostri giorni, esaltato dalla critica per la serieta' e la profondita' del suo pensiero musicale, unitamente all'originalita' interpretativa e all'infinito dominio tecnico. Nato a Leningrado, Sokolov ha intrapreso gli studi musicali all'eta' di cinque anni e a sedici, ancora studente, ha raggiunto fama mondiale vincendo il Primo Premio al Concorso 'Čaikovskij' di Mosca. In 40 anni di carriera Sokolov ha suonato nelle piu' importanti sale da concerto del mondo e ha collaborato con piu' di duecento direttori tra cui Myung-Whung Chung, Valery Gergiev, Neeme Jarvi, Trevor Pinnock ed Herbert Blomstedt.