Roma, 18 ott. (Adnkronos) - "Rocco Papaleo e la Paco Cinematografica amano la Sardegna". La precisazione arriva dai produttori del film 'Una Piccola Impresa Meridionale' dopo un articolo de L'Unione Sarda che ha accusato Rocco Papaleo di non aver mantenuto la promessa di valorizzare i luoghi della Sardegna divenuti set della pellicola presentando lì 'Una Piccola Impresa Meridionale'. Accuse che hanno destato tale "sconcerto" da far nascere l'esigenza di chiarire alcuni punti: "La Paco Cinematografica - scrivono i produttori - ha investito sul territorio sardo quasi il 50% del budget pari a 2.000.000 di euro circa, coinvolgendo maestranze, comparse e fornitori nonostante la partecipazione della Regione Sardegna sia quantificabile nel 1,75% grazie al contributo di ospitalità ricevuto dalla Sardegna Film Commission del Presidente Antonello Grimaldi". "A tal proposito - proseguono - innumerevoli volte sin dalla fase di produzione abbiamo cercato riscontri dal Presidente della Regione Ugo Cappellacci, dall' Assessore all'Agricoltura Oscar Cherchi, dall'Assessore ai Trasporti Christian Solinas, dall'Assessore ai Beni Culturali Sergio Milia e dall' ufficio Promozione Sardegna nella persona del Direttore Mariano Mariani che a fasi alterne sembravano volessero sostenere il progetto sino a chiudere tutte le porte finanche all'organizzazione della conferenza e proiezione stampa del film". "Trovo sconcertanti - rimarca il produttore Arturo Paglia - le dichiarazioni dell'assessore alla Cultura di Cabras Fenisia Erdas in quanto le promesse da noi fatte sono state sempre mantenute nonostante la non curanza delle amministrazioni regionali e locali. La pubblicità e la visibilità che ha ricevuto il territorio è indiscussa (si ricorda che il film distribuito da Warner Bros è in programmazione in più di 400 copie) a cominciare dai ringraziamenti nei titoli di testa e coda fatti con estremo piacere e con coerenza produttiva. La Paco ha fortemente scelto e amato il Sinis, Cabras e la Provincia di Oristano per la meraviglia dei luoghi e per il calore mostrato dalla gente durante il periodo delle riprese". (segue)