Teatro: il de' Servi di Roma diventa 'Una casa di pazzi'

domenica 13 ottobre 2013
Teatro: il de' Servi di Roma diventa 'Una casa di pazzi'
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Roma, 9 ott. (Adnkronos) - Dal 15 ottobre al 3 novembre al Teatro de' Servi di Roma va in scena la commedia 'Una casa di pazzi', scritta e diretta da Roberto D'Alessandro interpretata dallo stesso autore insieme ad Enzo Casertano, Maria Cristina Fioretti e Maria Lauria. La storia si svolge in una grande casa di una nobile famiglia decaduta, tra resti di statue, capitelli, antichi mobili intarsiati e oggetti di cui oramai più nessuno ne ricorda l’utilizzo. Il vecchi padre muore e lascia solo Remigio, disabile psichico (Roberto D’Alessandro). Attanasio (Enzo Casertano) giura al padre sul letto di morte che si sarebbe occupato di Remigio, suo fratello minore. Così, per mantenere il suo impegno, si trasferisce nella grande casa con la moglie Maria Alberta (Maria Cristina Fioretti). Il rapporto tra Attanasio e Maria Alberta è profondamente in crisi, straziato dal ricordo di un amore immenso che c’è stato tra i due. Maria Alberta non accetta di vivere in casa con Remigio, che comunque rende faticoso il vivere quotidiano e va ad aggravare la già fragile relazione. A complicare la situazione giunge Gina (Maria Lauria) vicina di casa che abita sotto il loro l’appartamento. La vita di Gina, vedova da 11 anni e in profonda solitudine, cambia radicalmente dal momento in cui vede Attanasio, di cui s’innamora perdutamente. Mentre Attanasio è ancora molto innamorato della moglie Maria Alberta, è dunque inseguito da Gina, follemente innamorata di lui. Sullo sfondo della vicenda la grande crisi che ha colpito la società in questi anni, che complica e acuisce i contrasti. Alla fine Maria Alberta deciderà di lasciare Attanasio, accollandogli per intero una pesante cartella di Equitalia relativa al negozio di antiquariato che gestivano insieme quando si amavano: il finale è a sorpresa. Una storia che unisce al grande divertimento una profonda riflessione su cosa sia la pazzia, su come sia vissuta oggi a distanza di oltre 30 anni dalla Legge Basaglia tra le pareti di una casa.