L'aria che tira, "molte difficoltà col 25 aprile": l'attacco di Donatella Di Cesare

mercoledì 23 aprile 2025
L'aria che tira, "molte difficoltà col 25 aprile": l'attacco di Donatella Di Cesare
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Ogni anno la stessa storia. Nella settimana che precede il 25 aprile inizia ufficialmente la corsa a chi la spara più grossa contro il centrodestra. Si parte dal campione indiscusso Maurizio Landini, che ancora una volta ha rievocato la famigerata "rivolta sociale". Poi ci sono i rosso-verdi Bonelli e Fratoianni, che accusano il governo di nostalgie col ventennio. Dulcis in fundo, gli intellettuali delle nostre università. Come la prof. Donatella Di Cesare, che è stata ospite di David Parenzo su La7.

"Sobrio è una parola fuori luogo perché si presta a essere interpretata come poi è stata interpretata dall'opposizione - ha spiegato la docente a L'aria che tira -. Siccome sappiamo che questo governo ha molte difficoltà con la data del 25 aprile, è evidente che poi questo termine può essere equivocato. Dobbiamo sempre sottolineare che il 25 aprile è una data fondativa per questo Paese. Si tratta della data della liberazione di questo Paese dal nazifascismo ed è una data del calendario della nostra storia recente, della nostra democrazia, della nostra Repubblica. Non dovrebbe essere una data divisiva".

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A quel punto, Maurizio Gasparri - presente in studio - non ha resistito. E ha risaposto per le rime alla sua interlocutrice. "Assisto stupito a una discussione sul nulla - ha detto -. La sobrietà si può riferire a tante cose, molte volte queste ricorrenze sono celebrate anche con eventi artistici, culturali, musicali. È una polemica pretestuosa. Le aggressioni agli ebrei uno non le dovrebbe fare neanche se non fosse morto il papa".

L'aria che tira: l'intervento di Donatella Di Cesare