Si continua a parlare di quanto accaduto ieri, domenica 13 aprile, a Domenica In, il programma condotto da Mara Venier su Rai 1. Si continua a parlare del tentativo di riconciliazione in diretta tv, rovinosamente fallito, tra Valeria Marini e sua madre, Gianna Orrù.
La showgirl infatti è entrata in studio con un ramoscello d’ulivo a simboleggiare di pace, ma la risposta della madre non è stata quella sperata. Anzi. Gianna Orrù ha subito mostrato una profonda riluttanza a chiarire la situazione, arrivando persino a minacciare di lasciare lo studio. Nonostante un breve confronto tra le due, il dialogo è stato punteggiato da frecciate, soprattutto da parte della madre. E quando la Marini ha provato a darle un bacio sulla guancia, la madre si è scostata, determinatissima ad evitarlo.
I pessimi rapporti tra madre e figlia non sono una novità: da settembre le due, infatti, non si parlano. Ma cosa c'è dietro una rottura che pare irrisolvibile? A chiarire i motivi dietro il loro allontanamento, o almeno a dare qualche coordinata in più, ci ha provato FanPage, che ha ricordato come alla base della rottura ci potrebbe essere quanto accaduto nel 2018.
In quell'anno, Gianna Orrù è stata vittima di una truffa che ha avuto conseguenze pesantissime: “Il motivo della loro rottura pare sia stata la truffa di cui Gianna Orrù è stata vittima nel 2018 e che ha avuto diverse conseguenze per la donna non solo sul piano economico (dove ha perso circa 400 mila euro) ma anche personale e familiare", si legge sul sito. Nessun dettaglio in più, però.
Di recente, Valeria Marini ha raccontato la sua versione dei fatti in un’intervista concessa a Vanity Fair, mantenendo però un tono riservato sui dettagli del litigio: "Mia madre è la mia vita, e ora non parla più con nessuno". Un dolore acuito, secondo la showgirl, dal silenzio della madre in un momento particolarmente difficile: “Non si è neanche fatta viva dopo che, lo scorso dicembre, ho subìto un’aggressione sulle scale di casa mia: non mi ha chiamata, e questo mi ha distrutto", ha rivelato. Insomma, la riappacificazione non sembra ad oggi un'ipotesi percorribile.