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L'aria che tira, Giarrusso-Sapelli, tensione in studio

giovedì 10 aprile 2025
L'aria che tira, Giarrusso-Sapelli, tensione in studio

2' di lettura

A un certo punto a Dino Giarrusso, ospite di David Parenzo a L'aria che tira, su La7, scappa la frizione. L'ex inviato delle Iene nonché ex rappresentante del Movimento 5 Stelle accusa Donald Trump di aggiotaggio. 

Si parla della vicenda dei dazi americani, ovviamente. Poche ore fa il presidente ha deciso lo stop di 90 giorni, una moratoria con tariffe ridotte al 10% ma solo per i Paesi disposti a trattare con la Casa Bianca. Per la Cina, invece, aumento al 145 per cento. Wall Street, subito dopo la svolta, ha ripreso a volare. E così le altre borse mondiali, dopo giorni di tracolli e centinaia di miliardi di dollari bruciati.

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"È un passo avanti, questo è peggio dell'insider trading perché la decide lui la notizia", attacca Giarrusso, parlando di "una anomalia incredibile. Dopo di che stiamo parlando del Presidente degli Stati Uniti, l'uomo politicamente più potente del mondo che dice che sono tutti in fila a baciargli il c***o. Ha un peso politico, crea un cattivo esempio e aumenta lo smarrimento".

L'economista Giulio Sapelli, in collegamento, riporta tutta la discussione su un piano un po' più complesso: "Siamo davanti a una lotta per il potere internazionale. La novità è che i cinesi minacciano di fare vendite di massa dei titoli di Stato Usa. Questa è la partita in gioco. Gli Stati Uniti - prosegue -, grazie al potere militare, dominano il mondo. La mossa cinese mira a mettere in discussione il ruolo degli Usa. Dietro la questione dei dazi c'è il potere mondiale". Non, insomma, la speculazione finanziaria. 

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In questo quadro di grande tensione, il discorso scivola sulla guerra vera e propria. "Siamo alla vigilia di un altro ipotetico conflitto mondiale?", chiede Parenzo. "Di guerre ce ne sono già due - replica Sapelli -: l'aggressione russa all'Ucraina e l'aggressione del terrorismo palestinese a Israele, una guerra di aggressione del nazionalismo palestinese genocidiario voluto dall'Iran". In studio Giarrusso si agita: "No, non si possono dire queste cose. Non accetto questa lettura, la guerra la sta facendo Netanyahu uccidendo i civili palestinesi". A Sapelli, inquadrato dalla regia di La7, scappa un eloquente gesto della mano con labiale inequivocabile: è un "vaffa" all'indirizzo di Giarrusso e di Corradino Mineo, che condivide le stesse tesi anti-israeliane. 

Sapelli, "vaffa" a Giarrusso: guarda qui il video di L'aria che tira su La7

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