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Dazi, Furfaro: figuraccia da fast-food, gelo in studio

di Claudio Brigliadori giovedì 10 aprile 2025

2' di lettura

Il menu della serata sul tavolo della sinistra? Eclettico, dal panino fast food alle prelibatezze gourmet. A È sempre CartaBianca, il talk del martedì sera di Rete 4 condotto da Bianca Berlinguer, si discute ovviamente del tema della settimana, e forse dell’anno: i dazi che Donald Trump ha imposto al resto del mondo. Mentre sull’economia internazionale aleggia il fantasma della recessione, in Italia il Pd si porta avanti con il lavoro e inizia a scavare la fossa.

«In questo Paese ci sono 60mila lavoratori e 6 miliardi di export, con 25mila imprese, sono a rischio», avverte Marco Furfaro, deputato dem e braccio destro della segretaria Elly Schlein. «Tutto questo è a rischio - ricorda a Mario Giordano, il conduttore di Fuori dal coro anche lui ospite del programma - perché avete tifato un signore che le sta mettendo a rischio e che ha messo il cappio intorno all’economia italiana».

«Addirittura- prosegue riferendosi ad Antonio Tajani - prima ho sentito il vicepremier nonché ministro degli Esteri che è venuto a dirci: “Dobbiamo fare dazi zero-zero e comprare prodotti americani”. Quindi il governo che ha fatto il ministero del Made in Italy praticamente ci sta dicendo “anziché comprarvi il prosciutto di Parma, andate al McDonald’s!”».

Il sillogismo è, per così dire, zoppicante. Ma mediaticamente Furfaro crede di aver fatto bingo e inizia a sbraitare: «Ma ci vada lei Giordano al McDonald’s». Come se il collega della Berlinguer avesse peraltro qualche responsabilità sulle misure decise alla Casa Bianca.

A frenare i deliri apocalittici del parlamentare del Partito democratico ci pensa Oscar Farinetti. Secondo l’imprenditore e fondatore di Eataly l’imposizione di dazi «non è un dramma così grande». «Per quanto riguarda noi, negli Stati Uniti, questo fatto di aver messo il 20% fisso su tutti i beni... devi pensare che noi negli Stati Uniti vendiamo prodotti di alta gamma, i grandi prodotti italiani, non quelli che a loro piacciono particolarmente, perché vini diciamo normali li hanno, li trovano sia negli Stati Uniti che in America Latina», sottolinea facendo un po’ di chiarazze su una questione piuttosto complessa. A metà strada tra Furfaro e Farinetti c’è Al Bano, che in qualità di produttore di vino e olio invoca “diplomazia”: «Bene sta facendo Giorgia Meloni che andrà da Trump. L’unica via possibile è il dialogo, perché con la violenza ottieni solo la violenza. Io mi auguro che sia una situazione aggiustabile».

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