Filippa Lagerback prende la parola: disastro a Che tempo che fa

di Roberto Tortoralunedì 31 marzo 2025
Filippa Lagerback prende la parola: disastro a Che tempo che fa
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Bella e brava, quasi una principessa con la sua chioma bionda e i suoi occhi prepotentemente azzurri. Conduttrice televisiva, showgirl ed ex modella svedese, Filippa Lagerback è ormai un’icona di Che Tempo Che Fa, il programma di intrattenimento di Fabio Fazio, in onda sul Nove.

Non è, però, stato un inizio 2025 facile per lei, con il lutto che l’ha colpita a gennaio, quando è venuta a mancare sua mamma e ha dovuto assentarsi all’ultimo momento dalla puntata domenicale. E nell’ultima puntata, invece, è incappata in alcuni errori che, di solito, la vedono al contrario precisa e puntuale, oltre che garbata. 

Il pubblico è abituato a vederla iper-professionale nell’annunciare gli ospiti, ma questa volta c’è stato l’inciampo. La spalla di Fazio è apparsa impreparata nell’annunciare e introdurre il professor Burioni in avvio di puntata e, poco dopo, si è incespicata anche nel lancio della pubblicità. Insomma, è stata la classica serata storta, che arriva oltretutto dopo anni di onorato servizio.  

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Per fortuna, è riuscita a riprendersi poco dopo, nello spazio comico di Luciana Littizzetto in cui le ha fatto da spalla in una finta telepromozione dell’ultimo modello di materasso arrivato dalla Cina: il “ciupaflex”.

Punzecchiate a Fazio, riferimenti poco impliciti a Donald Trump e un inevitabile omaggio a Rocco Siffredi. Così la Lagerback: “Bellissimo pubblico, oggi sono qui per proporvi questo fantastico materasso, il ciupaflex. Siete stanchi, bolsi, la vostra prostata sembra un pallone da baseball? Ciupaflex è quello che fa per voi!”.

Ben altra figura, invece, l’ha fatta Antonio Albanese, giunto nel salotto di Fazio per presentare il suo romanzo La strada giovane, ispirato a una storia familiare. Albanese ha stupito tutti passando dalle battute divertenti di uno dei suoi storici personaggi, Cetto La Qualunque, alla storia drammatica che è al centro del suo libro. Tra risate, ricordi, malinconia, gag e dolore, Albanese ha tenuto banco e catturato l'attenzione del pubblico dall'inizio alla fine.