«Tranquilli, non ve ne facciamo passare nessuna, perché siamo stanchi di lasciarvele passare...», aveva tuonato mercoledì in aula a Montecitorio, nel corso del dibattito sulla mozione di sfiducia (ovviamente respinta) contro il ministro della Giustizia Nordio. Non una minaccia, quella di Galeazzo Bignami, ma una promessa. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati attivo lo è sempre stato (d’altronde, crescere ragazzo di destra in una roccaforte rossa come è Bologna aumenta gli anticorpi politici), ma in questo periodo è addirittura ciclonico. Scatenato nel presentare esposti e denunce (per esempio, quello contro il sindaco dem Matteo Lepore - di Bologna, guarda caso- per la manifestazione Gualtieri style: chi paga?), attentissimo nei faccia a faccia in tv. Giovedì era a Porta a porta, ospite del salotto di Bruno Vespa su Rai 1, insieme con Marco Furfaro del Pd.
Il dem difende Elly Schlein sostenendo che il partito «ha cambiato completamente gruppo dirigente, che non ha a che fare con il passato proprio perché probabilmente gli elettori l’hanno punito». E qui interviene Bignami, con tempismo perfetto: «Che sia cambiato il gruppo dirigente è vero perché Furfaro era per l'uscita dalla Nato». «Ma cosa stai dicendo?», replica Furfaro tanto indispettito quanto spiazzato.
Porta a Porta, Bignami smaschera il dem Furfaro: "Con chi stavi"
"Il Pd ha cambiato completamente gruppo dirigente, che non ha a che fare con il passato proprio perché proba...«Eri candidato in un partito che era per l’uscita dalla Nato». «Quale partito?», ha controbattuto il dem, sempre più in preda alla rabbia. «Ti faccio vedere il tuo programma, lo leggo, se posso ben volentieri. Era la lista L’altra Europa per Tsipras». «Tsipras che era un premier di governo greco», ha replicato Furfaro sorridendo. A quel punto il meloniano è passato al contrattacco: «Eri candidato lì? Ti sei preso 20mila voti? Legittimo, io rispetto». E ha letto, fogli alla mano, il contenuto del programma di quella lista: «C’era scritto: “l’Europa può e deve promuovere un processo di superamento della Nato, non c’è alcun bisogno di costruire un nuovo esercito europeo”». Più che Furfaro touché, verrebbe da dire Furfaro “infilzato” direttamente.