Paolo Del Debbio fa a pezzi Luca Bottura: "Dillo a tua sorella"

venerdì 28 marzo 2025
Paolo Del Debbio fa a pezzi Luca Bottura: "Dillo a tua sorella"
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Paolo Del Debbio si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Dopo aver assistito ad attacchi gratuiti contro la rete per cui lavora, Rete 4, il conduttore non le manda più a dire. Destinatario Luca Bottura. Lo stesso che giorni fa, dopo la tirata di capelli di Romano Prodi ai danni della giornalista Mediaset, prendeva le difese dell'ex premier. Di più, lo giustificava e incentivava. "Prodi ha fatto benissimo - è quanto si legge sul profilo X della firma di Repubblica -. Era ora che qualcuno desse al retequattrismo la risposta che merita. Peccato solo sia toccato a chi esegue ordini e non alla ghenga che ha trasformato una gran parte del giornalismo italiano nella cinghia di trasmissione della produzione di odio". Ed ecco che a Del Debbio quel "retequattrismo" non gli è andato giù: "Lo dica a sua sorella il retequattrismo, capito? - sbotta durante la puntata di Dritto e Rovescio in onda giovedì 27 marzo -. Non esiste il retequattrismo, se vuol dire che è qualcosa che non va bene, se lo tenga per sé, perché non gliene fo**e nulla a nessuno".

Nel frattempo da Prodi ha compiuto un mezzo dietrofront: "Ritengo sia arrivato il momento di chiarire alcune cose rispetto a quanto accaduto sabato, 22 marzo, a margine della presentazione del mio ultimo libro - ha premesso -. Il gesto che ho compiuto appartiene a una mia gestualità familiare. Mi sono reso conto, vedendo le riprese, di aver trasportato quasi meccanicamente quel gesto in un ambito diverso. Ho commesso un errore e di questo mi dispiaccio. Ma è evidente dalle immagini e dall'audio che non ho mai inteso aggredire, né tanto meno intimidire la giornalista".

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"Questa vicenda - ha proseguito - mi offre l'occasione per una riflessione che forse è utile. Penso sia un diritto di ciascuno, non importa affatto quale ruolo abbia ricoperto nella vita, rivendicare la propria storia e la propria onorabilità e non accettare, come un destino inevitabile, la strumentalizzazione e persino la derisione dilagante, anche grazie alla potenza della Rete. Come se un'intera vita non contasse, come se il futuro non esistesse". Insomma, scusa sì ma non troppo.