DiMartedì, Massimo Giannini deraglia su Prodi: "Nessuna violenza"

Fermi tutti: ecco come la firma di "Repubblica" commenta le gesta del prof dopo l'ultimo inequivocabile video
mercoledì 26 marzo 2025
DiMartedì, Massimo Giannini deraglia su Prodi: "Nessuna violenza"
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Qualcuno salvi il soldato Massimo Giannini. Dopo che Giovanni Floris ha mostrato un’inquadratura inedita che ha immortalato con precisione la tirata di capelli di Romano Prodi, l'editorialista di Repubblica non sa più come giustificare l'ex presidente del Consiglio. Soprattutto perché da Lilli Gruber lo aveva difeso a spada tratta, prendendosela con i sicari inviati dal "giornalismo di regime".

"Un gesto sgradevole, deriva dalla sua età. Non c'è stata violenza in quell'atto, ma non lo devi fare", ha corretto il tiro il giornalista di Repubblica. Ma poi ha sfoderato il solito un asso nella mano. Di cosa si tratta? La super rodata scusa della sinistra: se la prendono con Prodi perché hanno paura di lui.

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"Forse li disturba il fatto che non gli possono dire che è un comunista - ha spiegato Giannini ai telespettatori di DiMartedì, il talk show politico di la7 -. Prodi non è comunista ed è la ragione per la quale risponde in quel modo alla domanda sul Manifesto di Ventotene. Poi ha battuto due volte la destra. Ed è l'unico che ci è riuscito, entrambe le volte non ha battuto una destra qualunque. Ma Berlusconi al massimo della sua potenza. Si tratta dell'unico che è riuscito a federare, a mettere insieme le tante anime della sinistra. È questo che loro temono, che lui si rimetta a dare una mano a riaggregare un'opposizione per adesso completamente polverizzata".