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La volta buona, lo strazio di De Carlo dopo la morte di Eleonora Giorgia: "Ci sentivamo 16enni..."

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Ieri, lunedì 3 marzo, la morte di Eleonora Giorgi dopo una lunga e dolorosa battaglia con un tumore al pancreas. Un addio che ha commosso tutta Italia, anche perché l'attrice, con il suo atteggiamento sempre positivo in queste settimane drammatiche, ha conquistato il cuore di tutti.

Molti i tributi, i messaggi di cordoglio. E tra chi ha parlato anche Andrea De Carlo, il suo ultimo compagno, che sui social ha scritto: "Abbiamo percorso un tratto di vita insieme, Eleonora cara. Oggi è un giorno triste, ma mi resta il ricordo di momenti intensi, e della tua intelligenza ironica e non convenzionale che non tutti conoscevano. Un abbraccio pieno d’affetto ad Andrea e Paolo".

Ma non solo. Il giorno successivo all'addio, ecco che De Carlo ha scelto di intervenire a La volta buona, il programma condotto da Caterina Balivo su Rai 1, per ricordare Eleonora Giorgi. In collegamento con la trasmissione, ha parlato del carattere forte e della determinazione di Eleonora Giorgi, ricordando la sua capacità di affrontare le difficoltà della vita: "Lei era una donna che sapeva affrontare le emergenze e ne ha avute tante nella sua vita. Sin dall’infanzia aveva avuto momenti difficili, ma riusciva sempre a reagire e prevenire le situazioni che avrebbero spaventato un sacco di gente", ha premesso.

 

Tra i ricordi più significativi del loro rapporto, Andrea De Carlo ha citato una frase che Eleonora ripeteva spesso, frase con cui esprimeva il desiderio di averlo conosciuto in gioventù, quando aveva appena 16 anni. Commosso, ha commentato: "Noi ci sentivamo sedicenni". Dunque lo scrittore ha riflettuto sul loro legame, un rapporto fatto di somiglianze e differenze: "Avevamo figli piccoli e avevamo due caratteri simili per certi versi e per altri, eravamo molto diversi. Eleonora era cresciuta sotto l’occhio pubblico. Non era facile per me avere l’esposizione mediatica che avevamo perché ero molto schivo. Lei invece era una donna estremamente intelligente e con una visione molto lucida del mondo, ha avuto esperienze talmente importanti che l'hanno portata ad avere un’apertura sul mondo invidiabile. Aveva molte sfaccettature", ha concluso un commosso Andrea De Carlo.

 

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