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Dritto e Rovescio, Del Debbio spiana l'immigrato: "Ha fatto vedere il coltello ed è libero"

Roberto Tortora
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Ancora immigrati fuori controllo, liberi di delinquere impunemente a danno degli onesti cittadini. L’ultimo caso è quello di Cosimo, ristoratore di Mestre, il quale, nel tentativo di sedare una rissa nel suo locale, è stato aggredito all’improvviso da un tunisino in possesso di una lama. L'aggressore è a piede libero, nonostante si sia costituito, mentre Cosimo ha perso parzialmente la funzionalità di un polmone. La storia viene messa sotto i riflettori nello studio di “Dritto e Rovescio”, talk di approfondimento politico e sociale di Rete4, in onda in prima serata ogni giovedì e condotto da Paolo Del Debbio

Il racconto di Cosimo è drammatico: “Il tunisino, vista la mala parata, ha tirato fuori un coltello di quasi 20 cm, mi è entrato nella spalla sinistra ed è arrivato fino al polmone, che ora ho al 30%. Ho un polmone così, in queste condizioni, e sono ancora in riabilitazione per cercare di recuperarlo. Ci riuscirò, ci vorrà molto tempo, ma ci riuscirò. Il mio aggressore – continua nel racconto il malcapitato ristoratore veneto - è a piede libero, perché non è stato beccato in flagranza di reato. Lui, però, si è costituito, gli hanno trovato anche il coltello, per quanto mi riguarda mi hanno potuto vedere in una pozza di sangue di 2 litri e mezzo, ma lui si è salvato, perché non è stato beccato in flagrante”.

 

 

 

 

A quel punto interviene lo stesso Del Debbio, allibito: “Ecco, era proprio questo che ti volevo chiedere. Quindi, il fatto che lui si sia costituito e abbia detto ‘l'ho fatto io’ ora fa sì che lui giri normalmente, quindi evidentemente l'autorità pubblica, in quel caso, ritiene che un signore che si è costituito e ha fatto vedere anche l'arma con cui ha commesso un’aggressione non è ritenuto pericoloso socialmente”. Amaramente, il signor Cosimo conferma: “No, a quanto pare no”.

 

 

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