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Dritto e Rovescio, "Rubiamo per vivere": la rom provoca? Come la spiana Del Debbio

Roberto Tortora
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Una delle tante anomalie del nostro Paese è quella che consente ai rom di delinquere liberamente nelle grandi città e di passarla liscia impunemente. Se ne discute a Dritto e Rovescio, programma di approfondimento politico e sociale di Paolo Del Debbio, che lo conduce ogni giovedì sera su Rete4. Il caso più famoso è quello di Ana Zahirovic, 31 anni, attivissima sia a Roma sia a Milano. Arrestata la bellezza di 150 volte, condannata per un totale di 30 anni di carcere, ma non ha fatto un giorno di galera. Perché? Perché è incinta, ha già dieci figli ed attende ora l’undicesimo. Un metodo efficace per delinquere senza essere puniti.

Del Debbio parla in collegamento con una famiglia rom e chiede loro spiegazioni sul perché delinquano in un Paese che li ospita, invece di vivere onestamente. Loro rispondono così: “I nostri figli non hanno un lavoro, come devono fare me lo dite voi? Come deve campare uno, ci si aggrappa su ogni cosa che vede per salvare i propri figli, per portare un pezzo di pane sul tavolo. Sarà pure sbagliato, ma uno cosa deve fare, come deve campare, perché a noi lo Stato non ci aiuta, promettono, però solo parole e niente fatti”.

Del Debbio, però, dietro la maschera del pietismo svela il progetto criminale di un’altra ragazza, beccata e subito rilasciata, perché alla seconda gravidanza: “In Italia molti non mettono su famiglia o ritardano a metter su famiglia, perché non hanno soldi a sufficienza e mettere al mondo dei figli comporta dei costi molti alti. Si chiama denatalità, vuol dire che nascono meno italiani in questo Paese, perché è diventato molto costoso. Questa ragazza è già al secondo figlio e viene l'idea che, siccome se sei incinta non vai in galera, il motivo non sia proprio quello di metter su famiglia, ma c'è un altro disegno criminale dietro”.

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