Bruno Vespa, nuovo botta e risposta con Conte sul caso Almasri: "Lo sa?", "Non vale nulla"
Altro botta e risposta a Cinque Minuti. E ancora una volta accade sul caso Almasri. "Presidente - osserva Bruno Vespa nella puntata di martedì 4 febbraio riferendosi a Giuseppe Conte -, è dura da dire ma Almasri, oltre a essere un torturatore, è anche un pezzo dello Stato libico. Cioè lei sa che quando lei è andato in Libia o quando ci va la Meloni o quando ci vanno tutti la sicurezza nell'aeroporto in cui è atterrate è garantita da Rada?".
Immediata la reazione del leader M5s, che, con tono anche piuttosto seccato, replica: "Guardi, questo argomento lei l'ha già usato e non vale nulla. Se io avessi avuto da presidente del Consiglio un mandato di arresto dalla Corte penale internazionale l'avrei assicurato alla giustizia internazionale, questo non lo deve dire, non si deve permettere di dirlo perché non è un argomento".
A nulla servono i tentativi del giornalista di replicare, Conte infatti lo interrompe di continuo: "La nostra intelligenza può lavorare con tutti e in certi contesti possiamo anche avere a che fare con loschi figuri, ma se arriva il mandato di arresto internazionale con quelle accuse, si prende l'indagato e lo si manda all'Aia e il presidente del Consiglio in questo momento si è reso responsabile di una grave vergogna nazionale, grave irresponsabilità politica, grave insipienza giuridica".
Già nei giorni scorsi Vespa è stato al centro di una polemica sollevata dal centrosinistra. Il motivo? L'aver difeso l'operato del governo sulla liberazione del generale libico. Alle opposizioni e al sindacato dei giornalisti Rai il conduttore ha ricordato che "operazioni moralmente discutibili vengono fatte in ogni Stato da governi di ogni colore per ragioni di sicurezza nazionale. Con tutto il rispetto, invece che denunciarmi alla Vigilanza Rai chiedano chiarimenti al Copasir". E ancora: "Si chiedano chiarimenti sulle 'cose sporchissime' che fanno governi d'ogni colore e latitudine a Marco Minniti e Nicola Latorre che per conto del Pd si sono occupati al più alto livello della sicurezza nazionale. Sul generale Almasri i governi Renzi e Gentiloni sanno certamente qualcosa".