Paolo Mieli stronca le toghe anti-Meloni: "Commoventi, sempre la stessa storia"
"Per me sono commoventi, è sempre la stessa storia anche se ogni volta prende un aspetto diverso": Paolo Mieli lo ha detto nello studio di David Parenzo a L'Aria che tira su La7 parlando delle proteste delle toghe, contarie alla riforma della giustizia su cui è al lavoro il governo. "Facciamo un patto - ha aggiunto lo storico ed editorialista del Corriere della Sera - dopo 50 anni di lotta tra politica e magistratura basta! Noi di questa storia qui, al di là del merito, sappiamo cosa succederà. Prima c'è l'iscrizione nel registro degli indagati, poi un avviso di garanzia, poi ne arriva un secondo, poi un terzo, poi il processo se si conclude a vantaggio dell'imputato viene riaperto e c'è il processo bis, tris... E se vieni assolto dopo 5 anni, come è capitato recentemente a Renzi e a Salvini, intanto ti hanno triturato e sei finito dal 40 al 2%".
"Questa riforma della magistratura che il governo sta provando ad attuare dopo 30 anni ha anche un certo consenso tra le persone? C'è un consenso popolare rispetto a questo tipo di riforma o secondo te invece viene visto come un attacco, come una riduzione dei poteri delle toghe?", gli ha poi chiesto il conduttore. E Mieli ha risposto: "C'è un consenso apparente, perché sai quando si ripete per 30 anni la stessa sceneggiata... Uno era un tycoon televisivo, lei onestamente... In più viene incolpata di una cosa che gli è capitata tra capo e collo".
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