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Il Conte di Montecristo, la Rai fa centro: le due categorie "ipnotizzate"

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Vi proponiamo Tele...Raccomando, la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

CHI SALE (Il Conte di Montecristo)
Non siamo ai tempi degli ascolti bulgari che raggiungeva il mitico sceneggiato La Freccia Nera, che nel 1968 radunava una media di oltre 16 milioni di spettatori, ma Il Conte di Montecristo si candida a essere un successo di critica e di pubblico che lo pone ai vertici delle serie tv storiche in stile feuilleton. Rai Fiction a guida Maria Pia Ammirati incassa lunedì sera 5.395.000 spettatori col 28.17% di share medio e picchi vicini al 35% sul finale, quando affiora la sensazione che Mercedes riconosca nel Conte il suo grande amore Edmond Dantès dato per morto 15 anni prima.

Nelle tre serate in cui è stata finora mandata in onda, la serie ha tenuto una media di quasi 5,5 milioni di teste col 29% di share. Un avvio d’anno decisamente positivo per tutto il comparto su Rai 1 («Quella che paga gli stipendi dei dipendenti Rai», come diceva l’ex DG Agostino Saccà) con i solidi risultati di Leopardi-Il poeta dell’infinito, la terza stagione di Mina Settembre e l’ottava di Un passo dal cielo. Il Servizio Pubblico con queste operazioni riesce a pescare, oltre al target femminile, anche il target più snob come i nativi digitali, basti pensare che la nuova Total Audience dell’Auditel certifica che la media di spettatori de Il Conte di Montecristo provenienti dai device tecnologici (pc, tablet, smartphone) sfiora le 100mila unità.

 

 

 

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