Il conte di Montecristo fa a pezzi l'intelligenza artificiale: su Rai 1 un caso che fa scuola
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CHI SALE (Il conte di Montecristo)
Saremo pure nell’era dei social e dell’intelligenza artificiale, ma le serie storiche o “letterarie” piacciono come non mai e fanno inanellare ai networks un successo dopo l’altro. Ottima performance anche per Il Conte di Montecristo, romanzo di Alexandre Dumas, mandato in onda lunedì sera da Rai 1. Le prime due puntate della miniserie italo-francese a firma Bille August hanno fatto registrare il 26.9% di share medio con oltre 5 milioni di telespettatori.
Non si può dire che la storia sia nuova, visti i numerosi sceneggiati che sono andati in onda negli anni tra i quali figura recentemente una produzione dei registi La Patellière e Delaporte, on air su Canale 5. Rivisitazioni fedeli ancorché diverse nello stile, che però coinvolgono le nuove generazioni.
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Contribuisce a una divulgazione più pop anche il consumo sui devices digitali, ancora limitato in termini di numeri assoluti, ma incisivo presso un target trend setter che fa opinione. Tra le scene più apprezzate della mini saga il momento dell’arresto del protagonista, il leggendario marinaio Dantes e l’incontro in prigione con l’abate Faria. Nella parte finale del secondo episodio, l’evasione dalla prigione del protagonista è coincisa con una curva che ha superato il 30%. Gli sponsor si aspettano ulteriori incrementi.
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