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Bersani, crisi di nervi in tv: "Ho ben capito caro Bocchino!!", la frase che lo fa impazzire

Roberto Tortora
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Non se le mandano a dire Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d’Italia, e Pier Luigi Bersani, ex-segretario del PD, sul sistema Starlink di Space X, la società di Elon Musk. Il botta e risposta nello studio di Lilli Gruber, quello di Otto e Mezzo, rubrica d’approfondimento politico di La7. Bocchino spiega: “Con le ultime guerre ci si è resi conto che le connessioni e il trasferimento di dati via cavo non è più sicuro, perché possono essere sabotati i cavi, bisogna passare quindi al satellite, perché è più difficile sabotare un satellite. Su Musk spero si faccia una bella gara trasparente, non lo sponsorizzo io. Abbiamo un signore che al momento ha 6900 satelliti, Bersani dice di rivolgersi al pubblico, ma sono solo dei privati, il secondo ne ha 600 e l'unico pubblico è il consorzio europeo IRIS² che al momento ha 0 satelliti in circolazione e ne potrebbe avere nel 2035 solo 290. Quindi cosa dire, nel momento in cui una Nazione per difendersi in questi momenti ha bisogno di una connessione satellitare, fa una gara internazionale e c'è un signore che ne ha circa 7000, un altro 600 e c'è un consorzio pubblico che non ne ha, non ci possiamo lamentare di un complotto conservatore mondiale se vince Musk. Ho apprezzato molto lo spot di Bersani per Eolo che spero gli valga un abbonamento gratuito”.

Bersani sbotta: “Battuta infelice, perché Eolo è un'azienda italiana come Leonardo”. Bocchino subito precisa: “Non è che Eolo può coprire le connessioni all'interno del Mar Mediterraneo nel punto centrale. Stiamo parlando di due cose diverse, una cosa è per la sicurezza internazionale planetaria, un'altra è per avere internet in campagna”.

 

 

Bersani allora, messo alle corde, s’innervosisce di più: “Ho ben capito caro Bocchino che sono due cose diverse, non posso chiedere a Eolo di fare le connessioni strategiche criptate. Ma non accetto questo discorso, quando c'era solo il GPS non è che l'Europa ha fatto una gara per vedere chi faceva la geolocalizzazione, è ovvio che vinceva il GPS. Ci siam detti cosa facciamo? Perché perfino dire di arrivare transitoriamente un accordo non va bene, io non lo faccio se dentro non ci sono la Francia, la Germania e altri Paesi europei. Bisogna farci forza a livello europeo, accelerare i programmi e se c'è da prendere una decisione così va fatta in modo comune. Lo dobbiamo fare per non trovarci noi in mezzo al mare, tra gli USA che fan quel che vogliono e un'Europa che non ci riconosce più sul piano delle cose che contano, attenzione”. Bocchino la chiude: “Ogni stato è sovrano, dove sta scritto che non possiamo farlo da soli, in quale norma? Con la Meloni abbiamo leadership in Europa”.

 

 

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