Il Cavallo e la torre, la sparata di Prodi: "Ecco perché Giorgia Meloni ha paura di me"
Perché la premier Meloni attacca proprio me? "Ci ho pensato, probabilmente vede in me il simbolo di una coalizione che funzionava, che metteva insieme con un programma le diverse forze politiche. Lei ha di questo paura perchè è evidentemente questo costituisce un’alternativa, l’unica vera alternativa al governo". Romano Prodi si scatena a "Il cavallo e la torre" su Raitre. Ospite di Damilano, l'ex premier mette nel mirino il governo e il premier e commenta le parole che Giorgia Meloni ha usato nei suoi confronti in Aula: "Veramente, stavo preparandomi la cena, avevo la tv in un’altra stanza, sento urlare il mio nome corro di là e vedo la Meloni che infuriava nei miei confronti. Chissà perche? Poi sono tornato in cucina a spegnere il gas perchè non sapevo se bolliva più il minestrone o più la tv. Ero imbarazzato".
A questo punto parla alla sua parte, alla sinistra: "È cambiata la politica. Oggi è più difficile fare le alleanze perchè la politica è diventata un fatto personale. Ormai, c’è una leadership anche nei partiti non solo nei Paesi. In campo democratico le elezioni si vincono con un programma, le persone si mettono assieme sulle cose da fare, sulle riforme. E allora arrivano. Oggi è più difficile e questo urta contro un sistema politico, non solo in Italia, che riguarda più l’individualismo, più la leadership che non al lavoro collettivo delle comunità".
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Proseguendo nel suo ragionamento Prodi profetizza il voto nel 2025: "Tutto è possibile. È più probabile di no, ma è possibile perchè qui vengono al pettine dei nodi fortissimi. La crescita è bassa, l’industria è 21 mesi che va giù, il turismo va bene, ci sono delle cose che... ma non ci possiamo salvare con le cose che guardano al passato, non c’è il senso del futuro". Infine parla di un suo dono per la leader del Pd a Natale: "A Elly Schlein regalerei un pullman 2 punto zero. È il sistema di fare gli stessi risultati del pullman con tanta, tanta gente che ti parla, che butta fuori i suoi problemi e tu li devi mettere assieme. La democrazia è partecipazione, non è solo una canzone".
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