È sempre Cartabianca, Rita Dalla Chiesa: "75 coltellate e tutti quei messaggi non sono crudeltà e stalking?"
Rita Dalla Chiesa si sfoga a È sempre cartabianca. La parlamentare di Forza Italia commenta la sentenza a carico di Filippo Turetta: ergastolo per l'omicidio di Giulia Cecchettin. Ma, come è noto, sono state escluse le aggravanti di crudeltà e di stalking dal dispositivo letto dai giudici. E su questo punto la Dalla Chiesa non usa giri di parole e a È sempre Cartabianca spiega la sua posizione: "75 coltellate e tutti quei messaggi non sono crudeltà e stalking?".
Parole che sono in linea con quelle di Gino Cecchettin, il papà di Giulia che in un'intervista al Corriere afferma: "Per me c’era anche la crudeltà e lo stalking mi sembrava fuori discussione. Se non c’è con centinaia di messaggi al giorno e 75 coltellate, non so allora cosa siano queste aggravanti". Cecchettin però non vuole criticare i giudici: "No, non ho le competenze per farlo. Accetto la sentenza e lo avrei fatto anche se non fosse stato dato l’ergastolo".
Infine su cosa possa cambiare dopo la sentenza, sempre Cecchettin ha aggiunto: "Per me nulla, mi alzerò domani come mi sono alzato ieri, sempre con lo stesso sentimento: mi manca una parte di famiglia, un dolore che vivo tutti i giorni. La mia sensazione è che abbiamo perso tutti, una sensazione strana che ha sorpreso anche me. Penso che la violenza di genere non si combatta con le sentenze, bisogna fare un salto culturale, ci vuole più formazione, più rispetto, più benevolenza. Dovremmo fare di più come essere umani, in questo senso mi sento sconfitto. Domani vedrò il ministro Valditara e con lui spero di parlare anche di questi argomenti".
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