Gerry Scotti confessa: "Stavo per cedere", per chi ha quasi 'tradito' Mediaset
C'è stato un momento in cui Gerry Scotti è stato vicinissimo a lasciare Mediaset. No, non negli ultimi anni, quando aveva ormai raggiunto ogni possibile risultato. Ma negli anni Ottanta, quando ancora era un volto emergente del Biscione.
La confessione arriva a Che tempo che fa, sul Nove, ospite di Fabio Fazio. "Stavo per cedere alle lusinghe di un piccolo polo, Odeon Tv, e il cacciatore di teste era un grande della televisione, Lillo Tombolini - ricorda Scotti -. Mi ha mandato a chiamare, mi ha detto: 'Basta fare Deejay television e quelle robe lì. Io ho il programma per te, noi con questo spacchiamo. Mi dà una cassetta, si intitolava The Wheel of fortune, La ruota della fortuna. La guardo e dico: 'Però, non è male. Quasi quasi...".
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Gerry ci pensa due o tre giorni, ma nel frattempo finisce a letto per un colpo della strega. "Vedi la maledizione? La suora viene e mi fa Voltaren e Muscoril. Io immobile, ricevo una telefonata e inizio a rotolare dall'altra parte della casa". Il racconto di quel colloquio alla cornetta è esilarante: "In radio ci facevamo tanti scherzi, Fiorello era il re anche a fare le imitazioni. 'Pronto, sono Pippo Baudo, ho saputo che stai pensando cose che non vanno bene'. E io: ma vaffan***, stavo pensando a Fiorello e non a Pippo giuro! Dopo 5 minuti mi richiama la segretaria di Baudo: 'Ci deve essere stata una piccola incomprensione, è caduta la linea, glielo ripasso'. E Baudo tuona: 'Non devi fare questi scherzi, la tua casa è qui e non se ne parla neanche'. Non ho firmato per la Ruota della fortuna, l'ho fatta 40 anni dopo ma va bene così".
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Da Fazio, Scotti ha anche ricordato un impagabile aneddoto con Silvio Berlusconi, "Sua Emittenza" in persona. Il primo incontro tra i due avvenne quando il conduttore era ancora a Dj Television: "Eravamo a Milano Due, in un corridoio di un palazzo della radio, io ero con Claudio Cecchetto e Berlusconi gli chiese 'Claudio ma è quello lì? Se me lo dicevi chiamavo il mio ragioniere della Brianza', ma scherzava. Qualche anno dopo al funerale di Raimondo Vianello, Berlusconi mi chiamò e mi disse che in ogni posto in cui si trovava per lavoro, se sentiva la mia voce, si sentiva a casa. Questo mi fece molto piacere".
"Stavo per cedere alle lusinghe di un piccolo polo, 'Odeon Tv', e il cacciatore di teste era un grande della televisione, Lillo Tombolini. Mi ha mandato a chiamare, mi dà una cassetta si intitolava 'La ruota della fortuna'...."@Gerry_Scotti a #CTCF pic.twitter.com/dCIVXOPico
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) December 1, 2024