X-Factor, la lagna della paladina queer: "Una sola donna in finale, che sconfitta"
L’edizione più buonista (e più seguita) tra le ultime quattro di X Factor si avvicina alla serata conclusiva. Giovedì prossimo, nell’inedita sede all’aperto di piazza del Plebiscito a Napoli, andrà in scena la finale del talent che vedrà confrontarsi due gruppi (i Les Votives e i Patagarri) e due cantanti giovanissimi (il 16enne Lorenzo Salvetti e la 17enne di origini malesi Mimì del team Agnelli). Tre finalisti su quattro appartengono alla squadra di Achille Lauro che ha quindi il 75% delle possibilità, calcoli alla mano, di vincere. A far notizia, però, non è tanto la composizione della finalissima, quanto il veleno (senza troppo senso) che ha acceso i minuti finali, quelli precedenti l’eliminazione, giunta attraverso il televoto, della cantante 28enne torinese Francamente.
Quest’ultima, dimenticando i risultati meritatamente conseguiti da protagoniste donne del mondo della musica pop italiana e internazionale (da Taylor Swift a Lady Gaga in vetta alle classifiche, fino alla nostra Angelina Mango vincitrice dell’ultimo Festival di Sanremo e alla stessa deejay producer Sarafine, vincitrice di X Factor 2023), ha aizzato una polemica in chiave femminista che, in coda all’edizione della “pax augustea” tra i giurati e del ritorno in forze dei telespettatori (+24% rispetto alla semifinale 2023) era... francamente evitabile. La ragazza, ultima rimasta nel team di Jake La Furia, si è segnalata nel corso delle puntate per il timbro molto particolare e per il carattere duro, puro e... marcatamente “rainbow”. Francamente, infatti, ha più volte sottolineato la sua appartenenza alla comunità lgbtq+, appellandosi simpaticamente a tutti «i finocchi e le finocchie d’Italia».
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Un’ironia che, però, è venuta meno di fronte allo spauracchio dell’eliminazione proprio a un passo dalla finalissima, quando i giudici non se la sono sentita di dare un loro parere decisivo. Così ad aprire le danze, prima dell’esibizione conclusiva che l’ha vista scontrarsi con la talentuosa Mimì, riuscita a rapire il cuore di tutti con l’interpretazione de La sera dei miracoli di Lucio Dalla, sono state proprio le parole di Francamente che, prima di esibirsi nel brano Promises dei Cramberries ha voluto sottolineare come «la presenza di una sola donna in finale sarà una sconfitta perché meno donne si avvicineranno alla musica, più perderemo la metà della produzione del genere umano».
Concetti che, per non stemperare il clima da volemose bene regnato tra i giurati, è stato pedissequamente ripreso e ribadito (peraltro a loro evidente discolpa) prima da Achille Lauro («Due giovani donne e cantautrici che hanno una voce monumentale e che sono di infinita dolcezza e sensibilità. È impossibile scegliere»), poi all’unica giudice donna, Paola Iezzi, la quale, prima di rimettersi nelle mani del fulmineo televoto finale, ha ribadito: «Non avrei mai voluto vedere due donne eliminate. Se avessi la bacchetta magica la userei per farvi correre in finale. Le donne in questa edizione hanno sofferto in modo particolare. I commenti su Internet sono stati feroci... soprattutto da parte delle donne» ha sottolineato la Iezzi, risparmiandoci così almeno la predica sul patriarcato che a X Factor probabilmente non è proprio mai esistito.
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