Re Start in rosa supera il 5%: che guizzo su Rai 3
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CHI SALE (Re Start - Rai 3)
La Rai, trasformando Re Start da programma collocato in seconda serata in un caposaldo del morning time di Rai 3, ha corso un rischio non da poco. Il pubblico delle due fasce orarie è diverso: dalle 23 in poi la platea televisiva aumenta percentualmente la quota di laureati e diplomati perdendo progressivamente la fascia più working class. Alla mattina, la componente femminile domina la platea ed esige un linguaggio diverso. E non è scontato che una conduttrice trovi consenso presso le esigenti “responsabili d’acquisto” che dettano legge in tutto il day time.
Per questo Annalisa Bruchi ha sterzato “femminilizzando ” il talk. Attenzione maniacale ai temi decisamente più trasversali, come la sanità, il carrello della spesa ma anche l’emergenza casa. Giovedì il focus era sui conflitti politica-magistrati e politica-banche, narrati però dal punto di vista dei cittadini, che troppo spesso, come detto dalla Bruchi a inizio programma, «finiscono schiacciati in mezzo». Ciliegina sulla torta (si fa per dire) la presenza in studio del procuratore di Napoli Nicola Gratteri la cui ospitata ha coinciso con i picchi più alti.
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Ed è stata proprio la fascia femminile ad aver spinto il talk fin sopra il 6% di share, mantenendo l’ottima media di 240mila spettatori col 5.4%. Fidelizzare le donne è più facile a dirsi che a farsi, ma questa volta ha funzionato.
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