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Michele Santoro contro Meloni: "Delmastro? Deve dire che è una cogl***"

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Michele Santoro non vuole sentire ragioni e neppure le spiegazioni di Giorgia Meloni. Nel mirino le parole del sottosegretario Andrea Delmastro che "ha detto che gode nel vedere non respirare la mafia" e non i detenuti. Per il giornalista ex volto Rai "la cosa grave è che si rivolge agli agenti penitenziari come se fossero agenti di una punizione quasi da carnefice nei confronti dei detenuti". Ospite a DiMartedì nella puntata del 19 novembre, Santoro tiene a precisare che "fanno un lavoro durissimo" e per questo "noi li dovremmo considerare per l'importanza che hanno, come rappresentanti dello Stato e anche garanti dei diritti che hanno i detenuti. Non sono il boia". 

Ecco allora che se la prende anche con il premier: "Poi arriva lei e dice che si riferiva alla mafia, perché se uno è un mafioso lo dobbiamo soffocare? Dobbiamo chiamare un esorcista che faccia uscire questo demone fascistello". Poi la stoccata finale: "Quanto avrebbe guadagnato se avesse detto: 'ha detto una cogli***a', invece no...". Insomma, il teletribuno vorrebbe imporre a Meloni anche chi insultare e come insultarlo, nella fattispecie Delmastro.

Premettendo che "non abbiamo il problema del fascismo alle porte", Santoro spiega che a preoccuparlo è la poca affluenza: "Significa che questa democrazia viene rifiutata". E ancora: "Per quanto io dica che il fascismo non è un problema in Italia, loro (Meloni e governo ndr) fanno di tutto per farmi pensare che io stia sbagliando. Come se ognuno di loro avesse un demone fascistello che, appena aprono la bocca, gli mette in bocca delle cose terrificanti". 

 

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