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Luciana Littizzetto e la sconcertante battuta a luci rosse: "Le Pen..."

Claudio Brigliadori
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Se la ridono, Luciana Littizzetto e Fabio Fazio, mentre la comica torinese passa il tempo a sfottere e insultare Matteo Salvini nella sua classica “Letterina” che chiude idealmente la parte “seria” di Che tempo che fa (sulla Rai ieri come sul Nove oggi) dando poi il via alla seconda, Il tavolo, più propriamente leggera.

Persa tra doppi sensi... a senso unico come il richiamo a Marine Le Pen (sì, proprio quello) e attacchi feroci sui ritardi ferroviari di cui l’unico responsabile è ovviamente il leader leghista (dell'eredità raccolta, meglio tacere), la simpatica Lucianina non può immaginare che nel frattempo, sui social, si sta scatenando un processo alla battuta. La sua.

Qualche minuto prima, infatti, aveva commentato una delle nuove borse della celebre Maison Moschino, quella a forma di sedano. Valore: 3.700 euro. «Volevo lanciare un messaggio a Franco Moschino scandisce la spalla di Fazio -. Signor Moschino, secondo me lei si deve superare, andare avanti e fare una borsa a moschino, a piccola mosca. Fai tutta la linea, secondo me è un’idea geniale. Franco pensaci!». Piccolo problema: Franco Moschino non c'è più, è morto il 18 settembre del 1994, 30 anni fa, di Aids.

 

Un evento che aveva sconvolto tutto il mondo della moda italiana. Da qui, forse, il motivo dell’immediato pronto-soccorso-Fabietto: «Per quelli che non hanno niente da fare, lei si è rivolta a Franco Moschino, lo so che è scomparso tanti anni fa. Pensavo volessi riferirti all’azienda», ha spiegato il conduttore. Una difesa d’ufficio clamorosamente non raccolta dalla diretta interessata: «Ah, no, non lo sapevo, io pensavo proprio a lui, non all’azienda. Mi spiace. È morto? Scusatemi... ma quanti anni sono? Ah, tanti». Come si dice? L’ultima speranza... Ah no.

 

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