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Sport un tv, miracolo in famiglia: cosa succede nelle case italiane

Klaus Davi
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

CHI SALE (Lo sport)
Un concentrato di eventi sportivi ha determinato lo scombussolamento di tutti i palinsesti dei principali network come forse non avveniva dai tempi del dominio assoluto della tv generalista. Messi in fila, domenica scorsa si sono alternati: l’ultima gara della stagione in MotoGP che, subito dopo pranzo, ha visto trionfare Pecco Bagnaia; il tennis, in access time, con la finalissima delle ATP Finals di Torino dominata da Sinner e, infine, la nazionale di calcio che in prima serata ha sfidato la Francia perdendo 1-3. 

Secondo gli analisti di OmnicomMediaGroup sommando i contatti delle varie competizioni in una giornata siamo arrivati a oltre 12 milioni di teste. Se da una parte erano da mettere in conto i numeri del motomondiale su TV8 e Sky (oltre 3 milioni di spettatori) e dalla nazionale di Spalletti senza rivali nel prime time (35,8% di share medio), in pochi immaginavano che la sfida Fritz Sinner su Rai 2 potesse superare il 20% di share con 4 milioni di telespettatori, numeri da disciplina super pop. 

 

Colpisce anche “la coralità del consumo” e in particolare l’elevato numero di bambini e adolescenti che si sono distribuiti soprattutto fra il tennis e il big match di Nations League. Lo sport hanno la forza di riunire le famiglie. Resta il fatto che anche quello sui devices ha fatto la sua parte raggiungendo il record del 12% sul totale ascolto.

 

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