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Caracciolo gela Bersani in diretta: "L'incapacità della sinistra"

Claudio Brigliadori
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C’è una sottile differenza tra alieni e marziani. I primi sono quelli come Elton Musk, visionarie menti superiori. I secondi, spesso, danno invece l’impressione di non conoscere il nostro mondo, forse perché abituati ad altri pianeti. Rossi.

Prendete Pier Luigi Bersani. Ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, riflette su Meloni e Salvini. «Da che mondo è mondo la destra sta con chi dirige il traffico, con i ricchi, e va a cercarsi il consenso del popolo scagliando il ceto medio contro i poveri, i poveri contro i poveracci, i poveracci contro i disperati e i disgraziati». In un lampo di realismo riconosce che oggi le sinistra ha perso il contatto con il popolo, per poi deragliare su Matteotti «ucciso dai fascisti perché radical chic».

 

 

 

Superato lo smarrimento, la palla passa a Lucio Caracciolo. «Questo gioco della destra e del popolo è dovuto alla incapacità della sinistra di rappresentare il popolo - mette subito in chiaro il direttore di Limes -. Cosa si intende per élite? In America, quelli che hanno i soldi per essere eletti. Senza Musk, la partita di Trump sarebbe stata diversa. C’è una sorta di plutocrazia che sta minando la democrazia americana».

 

 

Con Musk, aggiunge, «credo che prima o poi qualcosa andrà storto, perché si sta costruendo una specie di super-governo, a lato dell’amministrazione, che farà una sua politica autonoma. Sta già reclutando giovanotti brillanti con un quoziente intellettivo superiore, disposti a lavorare 80 giorni a settimana». La Gruber se la ride e Caracciolo si corregge al volo: «80 ore a settimana, a 80 giorni non ci siamo ancora arrivati. Per ora, perché Musk è un alieno. Palesemente non è di questa terra». 

Caracciolo e Musk, guarda qui il video di Otto e mezzo su La7

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