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4 di sera, Cruciani smaschera la dem Malpezzi: "Perché organizzate i cortei"

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Giuseppe Cruciani ha smascherato in diretta televisiva il tentativo da parte della sinistra di offrire copertura politica ai violenti che scatenano il caos nelle piazze italiane. Il conduttore della Zanzara è stato ospite da Paolo Del Debbio a 4 di sera. Il tema oggetto di dibattito era la violenza delle manifestazioni andate in scena nel corso del No Meloni Day. Dei corte che, in prima battuta, dovevano solo sfilare in segno di protesta contro la legge di Bilancio voluta dal governo di centrodestra. Ma che poi sono sfociati nei soliti scontri contro le forze dell'ordine.

"Si può dire che la legge di Bilancio ha quei tagli e quindi gli studenti manifestano su quello? Perché il resto te lo condanno. Io vorrei capire se in Italia gli studenti possono ancora dirlo", ha spiegato l'onorevole del Pd Simona Malpezzi. "Faccio veramente fatica a capire quello che ha detto l'onorevole Malpezzi - la replica di Cruciani -. Io da quando ho fatto l'università, ogni volta che c'è un governo sento parlare di manifestazioni per i tagli. Sgombriamo il campo da questa idiozia. Il fulcro di quelle manifestazioni di oggi non è la questione dei presunti tagli alla scuola. È un motivo per scatenare in piazza la violenza. Questo è il fulcro delle manifestazioni di oggi. Largamente annunciate da manifesti legittimi di esponenti politici del governo di centrodestra con una mano rossa a coprire la faccia. Poi c'è stato il manichino di Valditara, ministro dell'istruzione, bruciato. Manifestazioni pro Palestina in cui si sono dette le peggio cose, in cui si sono assaltati 15 agenti. Però che non si capisca che la stragrande maggioranza di queste manifestazioni vengano indette per scatenare la guerra in piazza contro la polizia e contro esponenti del governo, mi pare veramente risibile. E qui - ha poi aggiunto - lei fa un torto alla sua intelligenza".

 

 

Ma non fiisce qui. Cruciani ha poi svelato ai telespettatori di Rete 4 qual è stato il dettaglio inerente a quegli scontri che gli è rimasto più impresso. "Mi hanno impressionato molto le immagini di ragazzi giovani che battevano fortemente i pugni sulle macchine della polizia - ha raccontato il giornalista -. In qualsiasi altro Paese del globo terracqueo, una cosa del genere non è consentita. Purtroppo avviene perché la polizia ha delle consegne strettissime e ai poliziotti per paura che passino dei guai è impedito di reagire a violenze sul proprio corpo e - ha concluso - sui propri mezzi".

 

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