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Mauro Corona fa sbiancare la sinistra: "Trump votato in massa, sono contento"

Roberto Tortora
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Ora che Donald Trump è stato eletto nuovamente come quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti d’America, ci si interroga sul futuro degli equilibri non solo del suo Paese, ma del mondo intero.

Mercoledì, intanto, Joe Biden accoglierà nello Studio Ovale il suo successore alla Casa Bianca e, come rivelato alla CBS da Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale, entrambi discuteranno di politica estera, dall’Asia al Medio Oriente. Le posizioni trumpiane sono già chiare e c’è già stata una telefonata con Vladimir Putin nella quale Trump ha chiesto al capo del Cremlino di rallentare la guerra in Ucraina. E, secondo quanto invece riporta il Wall Street Journal, Trump avrebbe già pronta una bozza d’ordine esecutivo per l’uscita dall’accordo di Parigi sul clima, che firmerà appena il suo mandato diventerà esecutivo, il prossimo 20 Gennaio.

 

 

 

Di questi temi, e di tanto altro, si è discusso a È Sempre Cartabianca, il programma di approfondimento politico condotto da Bianca Berlinguer, in onda ogni martedì in prima serata su Rete 4. Ospite fisso in collegamento, l’alpinista e scrittore Mauro Corona, di idee tendenzialmente opposte a quelle di Trump, ma, a sorpresa, questa volta più aperto a elargire fiducia al nuovo presidente Usa.

Queste le parole di Corona: "Io avrei preferito Kamala Harris come nuova Presidente USA ma a questo punto il mio cinismo mi fa essere quasi contento della vittoria di Trump. Forse, essendo stato votato in massa, cercherà di fare bene. Mi è nata una speranza anche in lui".

 

 

 

Intanto, il neo-eletto presidente sta già lavorando sulle nomine della sua amministrazione, persone a lui fedeli e ideologicamente allineate. L’opposto di ciò che fece al suo primo mandato, quando nominò molti politici e funzionari esterni alla sua cerchia, per poi licenziarli quasi tutti negli anni successivi.

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