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Lucia Annunziata sbrocca mentre Trump vince: "Passo, questa discussione è fuori dalle mie note"

Claudio Brigliadori
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Lo spettacolo della notte elettorale italo-americana in tv finisce presto, molto presto. Diciamo fino a mezzanotte, perché più le ore si fanno piccole, più arrivano le proiezioni dai seggi e più il trionfo di Trump si srotola in tutta la sua evidenza. E allora gli opinionisti di sinistra vogliamo ricordarli così: bando agli sguardi corrucciati e ai commenti laconici, meglio dei sani sbotti di rabbia, quando ancora c'era speranza. In questo senso, è spettacolare Lucia Annunziata, europarlamentare Pd in collegamento con Floris a DiMartedì su La7.

Parte in quarta battendo il record mondiale di insulti al secondo contro Donald: «Di Trump mi fa paura il fatto che sia uno scombinato, è una persona imprevedibile e anche anziana. Noi abbiamo un mondo di grande disordine, senza certezze, e se noi mettiamo una persona imprevedibile, che non ha ancora dato una linea, è difficile...». Sì torna in studio ed è rissa tra il kamalista Alan Friedman e Di Battista: «C’è solo una cosa peggiore di Trump, ed è la Harris». Inaccettabile, per la Annunziata: «Passo, questa discussione mi sembra al di fuori delle mie note, grazie».

 

Quindi senza citarlo infierisce sull’ex grillino: «Viviamo un momento molto molto difficile. Sono ore drammatiche e il fatto che si dicano sciocchezze all'aria aperta...», «Argomentate però!», protesta Dibba. «Forse bisognerebbe essere un po’ più informati. Ognuno può avere la propria opinione, ma castronerie di questi tempi no», è la censura della dem, che si becca della “pavida” e della “pro-establishment” in rapidissima sequenza. «Da cronista noto una cosa - interviene sarcastico Floris -, tutti dite cose fortissimi poi però siete permalosissimi». E pensare che ancora non aveva nemmeno vinto Trump...

 

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