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Tagadà, Antonio Di Bella critica Kamala Harris: "Bravissima nel non dire nulla"

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L'altra faccia della medaglia del trionfo di Donald Trump è il fallimento di Kamala Harris. Secondo molti sondaggisti americani, la partita per determinare chi si sarebbe insediato nella Casa Bianca doveva essere molto più aperta. Ma la realtà ha dipinto un quadro diverso. Il candidato repubblicano ha avuto la meglio sia in termini di grandi elettori - superando così la soglia dei 270 - sia in termini di voto popolare. Il tycoon ha addirittura surclassato il risultato ottenuto nel 2016, in occasione della sua prima elezione a presidente degli Stati Uniti. E ora il Partito democratico deve interrogarsi sulle ragioni di questa debacle.

A Tagadà, il talk show politico di La7 condotto da Tiziana Panella, si è parlato a lungo della notte elettorale americana. E, soprattutto, della disfatta di Kamala Harris. "Lei è bravissima a non dire nulla - ha commentato Antonio Di Bella -. Lo ha dimostrato in questa campagna. È stata una campagna di molti sorrisi e pochi contenuti e quindi sarà in linea con il suo sorriso. Questa volta sfoggerà un sorriso un po' più triste come già in questa foto che state mostrando in anticipo. E dirà che si inchina alla democrazia".

 

 

Il giornalista, però, ha spiegato che le colpe non sono tutti da attribuire a Kamala. Anche il Partito democratico americano e lo stesso presidente Joe Biden si responsabili della disfatta elettorale. "In realtà lei non ha tutte le colpe di una campagna incominciata tardi per colpa del Partito democratico - ha precisato Di Bella -. Anche per colpa di Joe Biden. I primi commenti qui in America sono che non va addossata a lei la responsabilità. Ma a chi l'ha messa in queste condizioni".

Tagadà: l'intervento di Antonio Di Bella

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