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Maurizio Mannoni, "TeleProdi o TeleRenzi": come inchioda la sinistra

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"TeleMeloni? Così come sono esistite TeleProdi o TeleRenzi. Anche la sinistra ha messo le mani pesantemente sulla Rai, quando era al potere. Con scelte sbagliate, però cercando di salvaguardare la professionalità": Maurizio Mannoni lo ha detto in un'intervista al Corriere della Sera, smascherando e inchiodando di fatto la sinistra. L'ex conduttore di Linea Notte su Rai 3 ha poi espresso una sua preferenza tra due grandi del piccolo schermo, ovvero Bruno Vespa ed Enrico Mentana: "Mentana tutta la vita. Per quanto Bruno sia uno dei pochi anchorman italiani. Anche Emilio Fede lo era. Poteva piacere o meno, però la sua
conduzione aveva stile e personalità. Mi offrì di andare a lavorare con lui".

La proposta di Fede, però, Mannoni la rifiutò. "Forse ho fatto male - ha raccontato oggi -. Restando sempre in un posto diventi un simbolo, però non vai mai avanti". Alla domanda sul "politico più cattivo" invece il giornalista ha risposto: "Con me sono stati tutti gentili, forse perché non li ho mai aggrediti. Con Maurizio Gasparri avevo un rapporto cordiale. Idem con Marco Pannella. Ogni tanto dava buca perché si era addormentato. Berlusconi l’ho incrociato una volta sola, forse al compleanno di un collega. Disse che mi seguiva, mi fece un mezzo complimento".

 

 

 

Ripercorrendo la sua carriera e le sue dirette televisive, il conduttore ha detto di non ricordare grosse figuracce: "Non ho sparato grandi put**nate, perché parlavo piano. Venivo da Video Uno. Là sì che capitava di tutto. Ci scoppiavano in testa le luci al quarzo, ogni tanto ci prendevano fuoco i capelli in diretta". Infine, un accenno a Bianca Berlinguer. Parlando di lei, Mannoni ha rivelato che non faceva mai pesare il suo cognome: "E poi ne abbiamo avuti tanti di cognomi di Botteghe Oscure. Certo, quando è diventata direttore gli è servito. Un tempo facevamo fronte comune, ci si lamentava insieme perché eravamo gli esclusi, mai promossi". 

 

 

 

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