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Paolo Del Debbio zittisce l'imam: "Che bellezza il matrimonio combinato"

Claudio Brigliadori
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«Dio dice: non obbligate i vostri figli nel matrimonio», spiega Mohamed Ahardane, imam di Rieti. «È scritto nel Corano, il problema è che non lo eseguono. Per me non sono musulmani». A Dritto e rovescio, su Rete 4, Paolo Del Debbio parla di matrimoni combinati e matrimoni forzati.

«I vostri figli, ok. Ma le vostre figlie? Il problema sono le donne!», gli chiede conto Pietro Senaldi, condirettore di Libero. «Io ho due figli: uno sta nel Ministero dell’Interno e l’altro fa intelligenza artificiale robotica. Fanno quello che vogliono, è un loro diritto, sposano chi vogliono». «Quindi lei non ha problemi, un maschio non ha problemi- chiosa ancora Senaldi -: può sposare chi vuole, fare della propria moglie ciò che vuole...».

 

 

 

«Ma lo stesso comportamento verso il maschio lo farò verso una femmina», giura l'imam. Un altro ospite di fede islamica, Hasnain Abbas Bhatti, anche lui negli studi di Rete 4, spiega poi la differenza tra le due tipologie di nozze: «Il matrimonio forzato, che è vietato dalla religione islamica, consiste nel matrimonio non consenziente degli sposi. Anche uno solo degli sposi. Quello combinato invece richiede il consenso. Semplicemente prevede che i genitori possono presentare allo sposo o alla sposa la controparte, chiedendo il consenso».

 

 

 

A quel punto sempre Senaldi fa notare all’ospite di fede islamica il ruolo delle famiglie nell’influenzare la scelte di queste ragazze. «I genitori le plagiano, queste ragazze». E qui interviene Del Debbio, con una battuta di amara ironia: «Che bellezza! Oh, che cosa meravigliosa i matrimoni combinati. Mentre il matrimonio forzato è un’offesa alla libertà, quello combinato è proprio l’esplosione della libertà». Applausi a scena aperta in studio.

 

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