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Casa a Prima Vista, Corrado Sassu: "L'agente immobiliare? No, cosa volevo fare"

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L'agente immobiliare? No. Corrado Sassu, uno dei protagonisti dell'edizione romana di Casa a Prima Vista su Real Time, ha rivelato che il lavoro dei suoi sogni da piccolo era un altro, fare il pilota. Intervistato da Vanity Fair, ha ammesso: "Papà mi portava all'autodromo di Vallelunga da piccolo ed ero come ipnotizzato. Vedere le gare mi faceva impazzire. Due anni fa, invece, ce l'ho portato io, ed è stata una bella emozione". Poi, ha spiegato perché gli piacciono tanto i motori: "Li vedo come una metafora della vita, considerando che nelle gare c'è sempre una squadra che lavora per e con te, aiutandoti a raggiungere un risultato. Curare il dettaglio, visto che anche un millesimo di secondo fa la differenza sul risultato finale in una gara, è una cosa che mi ha sempre affascinato e che mi fa pensare a quanto sia importante il lavoro di squadra".

Alla fine, però, le cose sono andate diversamente per lui dal punto di vista professionale. "Dopo il liceo scientifico, verso il quale ho sempre avuto un rapporto di amore e odio visto che mi ha sempre dato fastidio subire il giudizio di un'altra persona, avevo il dubbio se continuare a studiare o lavorare. Alla fine ho scelto di introdurmi subito nel mondo del lavoro, con la speranza che presto o tardi sarei diventato una persona di successo. Con mia madre abbiamo comprato un foglio di carta in una cartoleria di Porta Portese e, con un dito, abbiamo selezionato il primo annuncio che usciva". Di cosa si trattava? Di "un'azienda di telefonia per la quale ho lavorato 8 mesi, anche se era allucinante. Fissavo gli appuntamenti a tutti i titolari di partita IVA per vendere loro delle sim aziendali: cercare di convincere le persone a fidarsi, senza contare che facevo anche 500 chilometri al giorno per presentarmi agli appuntamenti anche in Campania e Umbria, è stato fondamentale per quello che avrei fatto dopo: l'agente immobiliare".

 

 

 

Il suo lavoro di agente immobiliare, comunque, è cominciato presto. "A vent'anni mi sono licenziato e quello stesso giorno ero seduto sui gradini di un'agenzia cercando di parlare con il responsabile - ha raccontato Sassu -. Ho aspettato quasi due ore fuori dalla porta fino a quando non l'ho finalmente intercettato e gli ho chiesto di darmi una possibilità. Era il 10 agosto, l'agenzia avrebbe riaperto a settembre, e mi ha detto di farmi trovare pronto, e così ho fatto". Poi il percorso è stato tutto in discesa: "Appena due anni dopo ho aperto la mia prima agenzia come titolare e a 27 anni ne avevo cinque, con più di 40 collaboratori a darmi una mano". 

 

 

 

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