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Alessandro Di Battista ridotto come i "giornaloni" pro-Pd: "Una tragedia, la democrazia non esiste più"

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All'indomani del voto in Liguria, che ha certificato la vittoria del centrodestra con il suo candidato Marco Bucci, i giornaloni progressisti stavano già spostando l'attenzione sulla scarsa affluenza. Alle urne si è recato meno del 50% degli aventi diritto. Ergo, l'astensionismo avrebbe giocato un ruolo cruciale nella tornata elettorale. Una narrazione "giustificatoria" montata ad hoc per spiegare il trionfo della destra e la debacle del centrosinistra. Un frame riproposto anche da Alessandro Di Battista, che ha vestito i panni del sociologo per spararla grossa sul risultato elettorale.

"Nel 2020 in Liguria ha votato quasi il 53% degli aventi diritto. Già una tragedia - ha spiegato Dibba a DiMartedì su La7 -. Alle ultime elezioni ha votato il 45%. Ormai il fatto che voti meno del 50% degli aventi diritto è la prassi. Dalle elezioni europee a quelle regionali. Dunque la democrazia non esiste più. Di fatto è un simulacro perché i rappresentanti del popolo vengono eletti da una minoranza. Questa è una tragedia epocale che dovrebbe rappresentare il primo argomento di critica di qualsiasi forza politica. Anche - ha proseguito - di chi vince le elezioni".

 

 

Nell'analisi di Dibba, il M5s è uscito umiliato da queste elezioni. "Il peggior sconfitto da queste elezioni è chiaramente il Movimento Cinque Stelle - ha precisato l'ex grillino -. Nel 2015 100mila voti, nel 2020 49mila voti e l'altro ieri 25mila voti in Liguria. Significa che la situazione è oltre il dramma epocale. Io non ho idea - ha concluso - di come si esca da questa situazione". Due le certezze: Dibba, molto più vicino a Beppe Grillo che a Giuseppe Conte, infierisce sul presunto avvocato del popolo. Seconda certezza: Di Battista si è ridotto a sostenere le posizioni dei "giornaloni" pro-Pd. 

DiMartedì: l'intervento di Alessandro Di Battista sul voto in Liguria

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