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Mi manda Rai 3, i cinghiali tirano molto più dei vip: il verdetto dello share

Klaus Davi
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

CHI SALE (Mi manda Rai 3)
Nel giorno in cui si scopre una presunta centralina di spionaggio coordinata da un poliziotto che ha fatto la storia del contrasto alla ’ndrangheta e purtroppo si è lasciato abbacinare dai guadagni cospicui garantiti dai meccanismi del dossieraggio, una trasmissione identitaria di Telekabul raggiunge uno dei suoi dei suoi picchi di ascolto toccando il 7% di share. Parliamo di Mi manda Rai 3 condotta da Federico Ruffo in onda sabato e domenica mattina. 

E si badi bene, non saccheggiando vicende di spionaggio e di faide fra famiglie “bene” della “Milano da bere” , ma cimentandosi con la annnosa questione della caccia ai cinghiali e al cervi che tanti problemi creano nelle campagne. Occasione per narrare di un mondo rurale popolato da quadrupedi indomiti, cacciatori, agricoltori esasperati tutti ideologicamente (è il caso di dire) moralmente distanti anni luce dai lustrini della Milano dorata. In un paese come il nostro, in cui solo una parte minoritaria della popolazione vive nelle grandi città, il regolamento di conti fra upper class è solo una nuova puntata di un reality squallido che eccita poco l’audience. 

 

Cerbiatti, alci, caprioli, lupare, tutela dei terreni agricoli toccano invece da vicino ampi strati della popolazione, e dai dati si vede.

 

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