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Linea Verde, picchi altissimi: la dimensione arcaica della Valle d'Aosta fa godere la Rai

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Klaus Davi
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

CHI SALE (Linea Verde)
Se c’è un settore traino del Servizio Pubblico in cui si registrano diverse novità è quello del daytime, una sorta di roccaforte degli ascolti Rai nonché una delle fasce che registra maggiori variazioni in questo avvio di stagione. Se al pomeriggio il boom della serie Il paradiso delle signore non è più una sorpresa, si segnala la partenza col botto di Linea Verde che domenica a mezzogiorno su Rai 1 ha coinvolto più di 3 milioni di spettatori volando al 25.1% di share, numeri da primi anni 2000.

Un esito forse neanche previsto dal marketing di Viale Mazzini per la puntata girata nella zona di Cogne, in Valle d’Aosta, e dedicata alla Devétéya, la discesa delle mandrie dagli alpeggi che segna per allevatori e animali la fine dell’estate e si trasforma in una festa per la comunità. La prima rete mantiene lo zoccolo duro over 60, al 28% di share, ma la affiatata conduzione di Livio Beshir, Margherita Granbassi e Peppone Calabrese fa breccia anche nei giovani 15/24 anni (oltre il 20%), coi laureati al 23%, il Centro-Sud a picchi del 29% e il Nord vicino al 25%. 

 

Questi format d’intrattenimento più colti ed elaborati stanno portando buoni ascolti. In fondo la Valle d’Aosta è una regione che incide poco numericamente sugli equilibri dell’Auditel, ma evidentemente questa dimensione arcaica esercita un fascino trasversale sul pubblico di tutto lo Stivale.

 

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