L'Aria che tira, Giorgia Linardi contro Meloni: "Centri in Albania? Una chiara manovra"
"Credo che sia una chiara manovra per spostare la questione lontano dagli occhi e lontano dal cuore, o meglio lontano dalla società civile": la portavoce della ong Sea Watch, Giorgia Linardi, lo ha detto in collegamento con David Parenzo a L'Aria che tira su La7 a proposito dei centri per i migranti in Albania. Secondo lei, questi centri sono anche un modo per tenere il problema "lontano dagli occhi degli avvocati e delle persone che in Italia fanno di tutto ogni giorno per denunciare le condizioni vergognose delle persone rinchiuse nei lager che abbiamo in Italia, i cosiddetti Cpr".
I Cpr, ha proseguito la Linardi, sono stati "condannati da diverse sentenze di tribunali italiani che hanno cassato la legge Cutro. E guarda caso dopo queste sentenze, seguite da minacce e intimidazioni alla magistratura, cosa si è deciso di fare? Inventarsi la costruzione dei centri in Albania. Credo che ci sia un collegamento chiaro rispetto alla necessità di evadere le proprie responsabilità nel rispettare lo stato di diritto".
Guarda qui l'intervento di Giorgia Linardi a L'Aria che tira
Mentre la Linardi si esprimeva in questi termini in televisione, la premier Giorgia Meloni al Senato diceva: "Considero vergognoso che l'organizzazione non governativa Sea Watch definisca le guardie costiere 'i veri trafficanti di uomini', volendo delegittimare tutte quelle degli Stati del nord Africa, e magari anche quella italiana, in modo da dare via libera agli scafisti che questa Ong descrive invece come innocenti, che si sarebbero ritrovati casualmente a guidare imbarcazioni piene di immigrati illegali. Sono dichiarazioni indegne, che gettano la maschera sul ruolo giocato da alcune Ong e sulle responsabilità di chi le finanzia".