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Giuseppe Cruciani spiana il fanatico pro-Hezbollah: "Li hai visti i pali sradicati?"

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A Dritto e rovescio, il programma di approfondimento politico di Rete 4 condotto da Paolo Del Debbio, è andato in scena un acceso confronto dialettico tra Giuseppe Cruciani e un ragazzo che sosteneva le ragioni dei manifestanti che avevano sfilato lo scorso 5 ottobre a Roma. In quell'occasione migliaia di persone, nonostante il prefetto non avesse autorizzato il corteo, si erano date appuntamento nella capitale per protestare contro quello che loro considerano essere un "genocidio" perpetrato da Israele contro il popolo palestinese. Ma la manifestazione è poi sfociata in una guerriglia urbana, con alcuni agenti delle forze dell'ordine che sono rimasti feriti negli scontri con i pro Palestina.

Giuseppe Cruciani non ha mai nascosto il suo pensiero su quella manifestazione. Per il conduttore della Zanzara andava autorizzata, anche se non ne condivideva le ragioni. Ma, dopo la violenza andata in scena a Roma, il conduttore radiofonico ha potuto constatare come la Digos avesse già previsto l'esito drammatico. 

 

 

"La polizia ha fatto il lavoro che doveva fare. - ha spiegato Cruciani -. Io ero contrario al fatto che avessero vietato la manifestazione. Per me tutte le manifestazioni vanno garantite. Ma non mi metto nei panni della Digos. Lei non sa quali siano state le procedure che hanno portato al divieto della manifestazione. Alla luce di quello che è successo, evidentemente se ci fosse stata una manifestazione con 50mila persone autorizzate quello che abbiamo visto con i pali di ferro presi dalla strada... lei - si è rivolto a un ragazzo presente nel pubblico - li ha visti i pali di ferro sradicati?".

A quel punto il giovane è andato un po' in palla: "Nel momento in cui all'interno della piazza si vengono a creare certe dinamiche per cui c'è una provocazione, una parte della piazza può anche rispondere in un certo modo". "Ma qual è la provocazione?"., la replica immediata di Cruciani. "La provocazione è che 10mila persone sono state chiuse all'interno di una piazza", la giustificazione del ragazzo che suona quasi come una resa. "Ma che chiuse? Potevano fare quello che volevano", ha chiosato la zanzara.

 

 

 

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