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Paolo Del Debbio contro la sinistra in piazza a Roma: "Se lo faccio, mi querelano"

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Ancora una sfida ai divieti. Il corteo pro-Palestina di Torino si è opposto alla decisione della Questura mandando su tutte le furie Paolo Del Debbio. Il conduttore ha voluto esordire nel suo programma 4 di sera in onda martedì 8 settembre con un paragone. Un parallelismo che non fa una piega: "Vieto di andare oltre i 130 in autostrada e tutti vanno a 200". D'altronde quanto accaduto a Torino è qualcosa di visto e rivisto e segue le proteste di Roma con tanto di bombe carta, bastoni e cartelli stradali scagliati contro gli agenti. Eppure per il giornalista il concetto dovrebbe essere chiaro a tutti: "Se si fa una regola, si rispetta". E questo vale in qualsiasi ambito.

Un esempio? "Se metto la macchina in un posto dove non la devo mettere, pago la multa. Se dicessi qui in televisione cose che non dovrei dire, mi arriverebbero querele e mi sospenderebbero dall'ordine dei giornalisti. Non posso fare quello che mi pare. Devo attenermi a delle regole, come tutti. Il ragionamento è semplicissimo, non particolarmente articolato". 

I manifestanti scesi in piazza non sembrano aver compreso la lezione, dato che la rappresaglia si è snodata da piazza Castello percorrendo poi via Po in direzione di piazza Vittorio Veneto. E sempre infischiandosene delle interdizioni, alcuni hanno esploso petardi contro i reparti mobili schierati. Un corte tutt'altro che pacifico, oltre che vietato.

 

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