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Generale Vannacci, lo sfregio di Gramellini: "Cosa faccio se lo incontro al semaforo"

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L'apparizione del generale Roberto Vannacci sul palco di Pontida ha eccitato non poco la sinistra. Da un lato l'entusiasmo per l'europarlamentare della Lega usato come grimaldello per spaccare il partito, un martello da dare in testa (citazione d'obbligo di Rita Pavone) a Matteo Salvini. E pazienza se ogni velleità di progetto politico individuale è stato smentito dallo stesso autore de Il mondo al contrario. 

Dall'altra, l'ovvia indignazione per i toni durissimi usati contro Unione europea, follie dell'ideologia green e politiche pro immigrazione selvaggia. Temi che fanno di Vannacci il nuovo "uomo nero", uno spauracchio per la democrazia, il leader in grado di riportare davvero il fascismo in Italia qualora Giorgia Meloni dovesse cadere (è la tesi, per esempio, di Antonio Padellaro). 

 

 

 

A DiMartedì, su La7, è Massimo Gramellini del Corriere della Sera a commentare velenosamente la performance del generale sul Pratone. La regia manda in onda uno stralcio di una intervista "volante" a Pontida: "La X Mas? Sono i nostri eroi. Lei li conosce? Strano che non gliel'abbiano insegnato a scuola", ironizza con il giornalista. E ancora, assediato dai cronisti: "Non mi metta in bocca cose che non ho detto", "Sto parlando io, lei che fa? Mi interrompe?", "Lei è un tecnico militare? No, e io non cado in questo tranello", "Lei sa che per definizione i generali fanno quello che vogliono. E secondo lei io faccio quello che mi dice lei?". 

 

 

 

Si torna in studio e Floris chiede al suo ospite: "Vannacci chi è?". Risposta di Gramellini: "Uno che non vorrei incontrare al semaforo, sai, quando sale la tensione... Metterei la sicura". Risate del pubblico. "Cosa rappresenta per la Lega?", prosegue Floris che poi ripropone un vecchio discorso di Umberto Bossi: "Noi della Lega continuiamo la lotta dei partigiani traditi dalla partitocrazia. Mai coi fascisti, mai con i nipoti dei fascisti". "Rimarrà il grande mistero di questi anni - conclude Gramellini -. Con la vittoria della Meloni, Salvini aveva una autostrada al centro in cui infatti si sta infilando Forza Italia. Anziché andare lì, ha voluto sorpassare la Meloni a destra, la Lega è un partito di amministratori, è un sindacato del Nord, non è un partito di estremisti". 
 

Gramellini contro il generale Vannacci: guarda qui il video di DiMartedì

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