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DiMartedì, Elon Musk in galera? "Quanti anni di carcere rischierebbe in Italia"

Roberto Tortora
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Alfiere della campagna elettorale americana di Donald Trump, ora grande estimatore anche di Giorgia Meloni, cui ha riservato parole d’elogio nel consegnarle il Global Citizen Award a New York. Elon Musk, imprenditore tecnologico all’avanguardia, è una figura sempre più centrale dell’agenda setting di geopolitica ed è un personaggio molto controverso. Tanto geniale, quanto estremo anche nella sua vita privata. Con comportamenti che, in qualche caso, sfiorano l’illegalità.

Della sua figura di discute a DiMartedì, il talk di approfondimento politico di La7 condotto da Giovanni Floris. Quest’ultimo mostra il “curriculum” di Musk o meglio i punti di estremismo che lo caratterizzano. Si comincia da X, la sua piattaforma, sulla quale ha definito verità un post che accusa gli ebrei di odiare i bianchi. Per il Wall Street Journal, invece, è un tossicodipendente che fa uso regolare di “lsd, cocaina, ketamina, ecstasy e funghi psichedelici”.

 

 

 

Ha fumato marijuana durante una diretta televisiva, nel corso di un'intervista con il commentatore e comico americano Joe Rogan. Per quanto riguarda la sua vita privata, ha avuto 11 figli da 3 donne diverse, 2 con maternità surrogata. Di questi figli, odia quello transgender: “Mio figlio è morto”. Dice di lui la sua ex-compagna: “Io e Musk siamo molto fluidi, provo disgusto per la parola madre”.

 

 

 

A quel punto Floris fa vedere un altro grafico in cui spiega che, se Elon Musk fosse italiano e risiedesse nel nostro Paese rischierebbe tra i 6 mesi e i 30 anni a seconda della quantità di droga in suo possesso. Oltre a questo, potrebbe prendere fino a 2 anni e 1 milione di multa se passasse la legge sulla maternità surrogata. Coinvolta nell’argomento, Elisabetta Piccolotti di Sinistra italiana ne approfitta per attaccare il nostro presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “La difesa dei suoi valori è inversamente proporzionale al conto in banca della persona che ha di fronte, è così. Quando un povero ragazzo squattrinato fuma uno spinello viene condannato in maniera nettissima, si fanno comizi, si invoca il carcere e si fanno campagne per chiudere le imprese di cannabis light. Quando lo fa Elon Musk va tutto bene”.

"Elon Musk in carcere". Guarda qui il video di DiMartedì

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