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PiazzaPulita, Specchia zittisce Nardella sul caso-Open Arms: "81 morti contro zero"

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Basta un argomento a Francesco Specchia per zittire le tesi del Partito democratico sul caso Open Arms. Il giornalista di Libero, ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita su La7, è intervenuto per smontare la retorica progressista relativa all'operato dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini e sulle politiche migratorie adottate ai tempi del governo gialloverde. "Stiamo parlando di una cosa che di per sé è di un'altra era geologica - ha esordito così Specchia -. Tutto è cambiato dal punto di vista politico. C'è la Svezia che rimanda i migranti indietro con 30mila euro a testa, sulla Manica gli inglesi che bombardano, gli spagnoli che li rimandano indietro. C'è un movimento in tutta Europa dove ci si rende conto che c'è una necessità di bloccare i flussi migratori. Già questo - ha aggiunto - è discronico rispetto al resto".

Ma il ragionamento di Specchia non ferma qui. Il giornalista di Libero ha anche messo sul tavolo un "precedente" con cui ha replicato a Dario Nardella, anche lui ospite del talk politico di La7. "Poi da un punto di vista tecnico, c'è un precedente che nessuno ricorda - ha sottolineato Specchia -. Nel '97 ci fu la famosa tragedia del canale d'Otranto, quando una motovedetta italiana su ordine del presidente del Consiglio speronò una nave albanese: 81 morti. In quel caso, fu vantato l'interesse nazionale. Non ci fu però il processo Prodi". 

 

 

A quel punto, piuttosto indispettivo, l'ex sindaco di Firenze e oggi europarlamentare ha replicato: "Sono casi diversi...". Ma Specchia ha subito ribattuto: "L'unica differenza è che in quel caso ci furono 81 morti e qua no". Eccola, la differenza...

 

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