Open Arms, Dacia Maraini: "Non conosco bene la vicenda. Ma...", ecco cos'è la sinistra
Non il modo migliore per iniziare il proprio intervento in diretta televisiva. Dacia Maraini, ospite di David Parenzo a L'aria che tira su La7, si è resa protagonista di un contorcimento piuttosto sorprendente. Invitata per parlare del caso Open Arms - e, quindi, dell'operato di Matteo Salvini - la scrittrice ha ammesso senza giri di parole di non conoscere a fondo né i fatti di quella vicenda, né tanto meno le leggi che l'ex ministro dell'interno, stando a quanto sostiene l'accusa, avrebbe violato. "Io non conosco bene la situazione e non conosco bene le leggi", ha esordito così. Non un ottimo inizio.
La scrittrice, però, ha comunque voluto dire la sua sul caso Open Arms, concentrandosi soltanto sul ruolo che la magistratura deve avere in un Paese democratico come l'Italia. "Quindi posso dire una cosa - ha proseguito Dacia Maraini -. Secondo me è molto grave criminalizzare la magistratura. La magistratura è utile e ne abbiamo bisogno. In un Paese democratico, la magistratura deve essere libera e indipendente, autonoma. E non può ogni volta essere attaccata - ha aggiunto - quando colpisce un politico".
Infine, la sentenza definitiva di Dacia Maraini. "È una cosa secondo me molto grave - ha sottolineato la scrittrice - perché un Paese in cui la magistratura non è libera e indipendente finisce per fallire".
L'aria che tira, l'intervento di Dacia Maraini su Matteo Salvini